Immigrazione, politiche europee - Sandro Mezzadra

Sandro Mezzadra, docente di Filosofia Politica all’Università degli Studi di Bologna e visiting reasearch fellow alla Humboldt Universität di Berlino (Berliner Institut für Migrations- und Integrationsforschung), espone il suo pensiero riguardo le politiche europee di controllo dell’immigrazione.

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Sandro Mezzadra, docente di Filosofia Politica all’Università degli Studi di Bologna, nell’intervista rilasciata alla redazione Pro\Versi, parla delle politiche necessarie per gestire il flusso delle nuove migrazioni. Il presupposto di partenza del pensiero di Mezzadra è che “le porte chiuse non servono a nulla”: pensare ad un ripristino delle frontiere nello spazio Schengen è assurdo e controproducente. Ci sarebbero gravi conseguenze a livello economico, vista l’interdipendenza tra le economie dei diversi paesi, oltre al danno simbolico per il progetto europeo, per sua natura espansivo. Il docente inoltre non considera la politica delle frontiere aperte Schengen complice dei terroristi, al contrario sono proprio “lo spettacolo delle porte chiuse, la realtà di un’umanità offesa, di corpi senza vita e di vite straziate dal dolore, a nutrire il terrorismo”.