Politically correct

Il politically correct (PC) mira a evitare ogni offesa verso determinate categorie di persone, soprattutto minoranze. Se da un lato la revisione di consuetudini linguistiche ritenute offensive è visto come un passo verso ideali di uguaglianza, dall'altro molti sottolineano il suo intervenire solo sulla forma non sulla sostanza dei problemi, contribuendo ad alimentare l’ipocrisia istituzionale.

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - Il PC permette di superare i pregiudizi a favore di principi civili, quali empatia, rispetto per le differenze e difesa delle minoranze

Nel cervello umano permangono tracce di comportamenti primitivi pregiudiziali, per cui tendiamo a empatizzare di più con membri della nostra stessa etnia. Con l’evoluzione abbiamo mitigato queste reazioni istintive in favore di risposte socialmente più adatte, ovvero il PC. A criticare il PC sono perlopiù partiti e movimenti populisti, che alimentano razzismo, xenofobia, etnocentrismo ed egoismo.

Il PC è un'evoluzione della censura, un lavaggio del cervello che il potere impone ai sudditi. Falsifica i rapporti fra i popoli, cancellando le possibilità di scambio culturale reciproco. C’è il rischio di una manipolazione della Storia, della Scienza e della Letteratura. Il PC minaccia la libertà d'espressione ed è letale per la mente, per la fantasia, per la lingua e per la capacità di visione.