Nr. 220
Pubblicato il 27/05/2019

Politically correct

FAVOREVOLE O CONTRARIO?

Il politically correct (in italiano “politicamente corretto”) o PC è un orientamento ideologico e culturale che mira al rispetto verso tutti e a evitare ogni potenziale offesa verso determinate categorie di persone, soprattutto minoranze.
L'argomento principale riguarda gli effetti ottenuti finora e gli obiettivi che sembrano raggiungibili attraverso questo orientamento. Se da un lato il cambiamento di consuetudini linguistiche e di usi ritenuti offensivi viene visto come un grande passo verso ideali come l'uguaglianza e il rifiuto di pregiudizi di qualunque forma, dall'altro in molti sottolineano il solo pretesto di intervenire sulla forma piuttosto che sulla sostanza dei problemi, contribuendo ad alimentare una sorta di ipocrisia istituzionale che sfocia pericolosamente nello smantellamento e nella svalutazione della Storia, della Scienza e della Letteratura, oltre che nella censura nei confronti del diritto di parola e di espressione e in una sorta di “lavaggio del cervello” da parte del potere (i governi) nei confronti dei popoli, che ha come conseguenza quella di cancellare qualsiasi scambio, aiuto, fecondazione culturale reciproca.


IL DIBATTITO IN 2 MINUTI:

Il politically correct (PC) mira a evitare ogni offesa verso determinate categorie di persone, soprattutto minoranze. Se da un lato la revisione di consuetudini linguistiche ritenute offensive è visto come un passo verso ideali di uguaglianza, dall'altro molti sottolineano il suo intervenire solo sulla forma non sulla sostanza dei problemi, contribuendo ad alimentare l’ipocrisia istituzionale.
01 - Il PC permette di superare i pregiudizi a favore di principi civili, quali empatia, rispetto per le differenze e difesa delle minoranze

Nel cervello umano permangono tracce di comportamenti primitivi pregiudiziali, per cui tendiamo a empatizzare di più con membri della nostra stessa etnia. Con l’evoluzione abbiamo mitigato queste reazioni istintive in favore di risposte socialmente più adatte, ovvero il PC. A criticare il PC sono perlopiù partiti e movimenti populisti, che alimentano razzismo, xenofobia, etnocentrismo ed egoismo.

Il PC è un'evoluzione della censura, un lavaggio del cervello che il potere impone ai sudditi. Falsifica i rapporti fra i popoli, cancellando le possibilità di scambio culturale reciproco. C’è il rischio di una manipolazione della Storia, della Scienza e della Letteratura. Il PC minaccia la libertà d'espressione ed è letale per la mente, per la fantasia, per la lingua e per la capacità di visione.

 
01

Il PC permette di superare i pregiudizi a favore di principi civili, quali empatia, rispetto per le differenze e difesa delle minoranze

FAVOREVOLE

Nel cervello umano permangono tracce di comportamenti primitivi pregiudiziali, per cui tendiamo a empatizzare di più a favore dei membri della nostra stessa etnia. Per fortuna nel corso dei secoli ci siamo evoluti e abbiamo mitigato queste reazioni istintive in favore di risposte socialmente più adatte, ovvero politically correct.
Le battaglie condotte in nome del “politicamente scorretto” mirano solo a legittimare più o meno esplicitamente ogni scorrettezza possibile. Un fenomeno che si estende non solo negli USA, ma anche in Europa e Asia: il dilagare dell'inclinazione a violare le regole, comportarsi male, non rispettare norme e comportamenti un tempo condivisi. A cavalcare l'onda dell’attacco alla correttezza politica sono perlopiù partiti e movimenti populisti, che alimentano razzismo, xenofobia, etnocentrismo ed egoismo.
Basterebbe un'attenta riflessione critica volta a migliorare il politically correct, conservandone cioè i principi fondamentali (la difesa delle minoranze e il rispetto per le differenze) auspicandosi lo stabilizzarsi di un “politically correct 2.0”.

CONTRARIO

Il politically correct (PC) è un'evoluzione della censura, un lavaggio del cervello che il potere (i governi) impone ai sudditi, visto l’automatismo della corrispondenza pensiero-linguaggio, e passa attraverso la realtà stabilita dal potere. Falsifica la Storia e i rapporti fra i popoli, cancellando le possibilità di scambio culturale reciproco. In tutto il mondo i governi tendono a un'omogeneizzazione culturale e linguistica che distrugge ogni differenza, ricordo e memoria storica.
Il fatto di respingere ogni termine o concetto considerati discriminatori, offensivi, espressioni di concezione gerarchica e di valori forti, per imporre un'idea di rispetto, nasconde in realtà il più totale indifferentismo, nel quale la verità politica è decisa dalle élite che dettano le linee guida alle società.
C’è, inoltre, rischio di una continua manipolazione della Storia – ma anche della Scienza e della Letteratura – per eliminarle le tracce scomode. Il PC costituisce una minaccia per la libertà d'espressione, in quanto rigido, dottrinario, censorio, risulta letale per la mente, per la fantasia, per la lingua e per la capacità di visione.

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