Papa Francesco sta guidando una rivoluzione epocale nella Chiesa cattolica

In molti sostengono che Papa Francesco abbia segnato una svolta epocale nella Chiesa cattolica, per altri nulla è cambiato, e l'apparente carattere rivoluzionario del pontefice cela in realtà demagogia e autocrazia. Gli aspetti su cui si concentra l’analisi sono la questione dello IOR; il ruolo della donna nella Chiesa; la pedofilia nelle diocesi; i rapporti con l'Islam; l’immigrazione.

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - Papa Francesco ha avviato una riforma che ha portato miglioramenti interni alla Chiesa, anche sulla questione della Banca vaticana

Papa Francesco ha avviato una rivoluzione della Chiesa. Le novità introdotte dalla Costituzione apostolica sono: norme aggiornate; istituzione di un consiglio per la sicurezza; istituzione dei master universitari; apertura a studiosi provenienti da sensibilità diverse; creazione di nuovi centri di ricerca; diminuzione e rinomina dei dicasteri; riforma dello IOR.

Il radicale cambiamento annunciato con l'arrivo di Papa Francesco non si vede. La Curia romana è rimasta ferma dov'era, il consiglio di cardinali che sta lavorando alle riforme ha prodotto ben poco; lo IOR è rimasto dov'era nonostante gli scandali. L'atteggiamento di Papa Francesco non è rivoluzionario ma autoritario, demagogico e retorico su molti temi, spesso autocratico e dittatoriale.

02 - Papa Francesco non ha rivalutato il ruolo della donna nella società e nella Chiesa né favorito la parità di genere

Papa Francesco ha spesso manifestato il suo desiderio di voler vedere una maggiore presenza femminile negli organi ecclesiastici, come ad esempio all'interno della Commissione teologica internazionale. Ha più volte ricordato che la Chiesa è femminile, è sposa e madre, e ha denunciato le molte condizioni di sfruttamento che tante donne devono sopportare.

La disparità tra uomo e donna all'interno della Chiesa è ancora evidente e nessun cambiamento è stato introdotto da papa Francesco. Le donne non possono prendere decisioni a livello ecclesiale né esercitare il ministero sacramentale e neppure compiere scelte etiche. È una Chiesa ancora misogina. I ruoli specificamente designati come adatti ai laici sono stati deliberatamente chiusi alle donne.

03 - La strategia del dialogo con l'Islam scelta da papa Francesco è l'unica percorribile per sconfiggere l'odio, la violenza, la guerra e il terrorismo

Per sconfiggere il terrorismo, papa Francesco predica il “dialogo della vita” con i musulmani. È questa l'unica alternativa all'odio, alla violenza e alla guerra. Il cattolicesimo deve confrontarsi non solo con l'Islam moderato, aperto al dialogo, ma con altre antiche culture, religioni e filosofie di vita praticate da millenni (buddismo, induismo, janaismo, confucianesimo, shintoismo).

La ricerca del dialogo tra Chiesa cattolica e Islam è una scelta pericolosa, in quanto l'Islam considera i cristiani come musulmani ancora non consapevoli della loro identità. Compito del papa dovrebbe essere quello di convertire anche i musulmani alla fede cristiana, non di legittimare l’islam.

04 - Papa Francesco non ha attuato alcuna rivoluzione nella lotta alla pedofilia

Papa Francesco è molto impegnato nella lotta alla pedofilia nella Chiesa cattolica, come testimonia il caso di Theodore Edgar McCarrick, arcivescovo di 88 anni, cui proprio Francesco ha imposto, nel 2018, di rinunciare al cardinalato perché riconosciuto colpevole di atti di pedofilia. O l'arresto in Vaticano, nel 2014, dell’ex nunzio nella Repubblica Dominicana, il polacco Jozef Wesolowski.

Papa Francesco sta facendo marcia indietro sulle pratiche contro la pedofilia, appoggiando alcuni colpevoli. È un esempio padre Mauro Inzoli, riconosciuto colpevole per pedofilia nel 2012 e spogliato dell'abito da Benedetto XVI: papa Francesco gli ha restituito lo stato sacerdotale nel 2014. O la presenza del cardinale Godfried Danneels all'interno di un sinodo per la famiglia.