Intelligenza artificiale: test di Turing

Risultati matematici come i teoremi di incompletezza dimostrano che le macchine non potranno mai sostituire un uomo nel gioco dell’imitazione.

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PRO\VERSI

Secondo alcuni studiosi è possibile formulare un’obiezione al test di Turing muovendo da uno dei risultati fondamentali della logica matematica, ossia il teorema di incompletezza dimostrato da Gödel. L’idea alla base di questo argomento che, nella letteratura sul test di Turing si definisce “obiezione matematica”, è che una macchina essendo una esemplificazione concreta di un sistema formale S in grado di gestire una certa quantità di aritmetica è anche in grado di produrre un enunciato gödeliano GS, ossia un enunciato autoreferenziale che dice “GS non è dimostrabile”.

Sul piano del test di Turing, la possibilità di produrre un enunciato come GS implica che esistano domande per le quali non è possibile fornire una risposta. Questo vincolo, chiamato vincolo di Lucas-Penrose, vale ovviamente solo per le macchine, poiché la mente umana non è riducibile alla mera esemplificazione concreta di un sistema formale e, quindi, la mente umana sarà sempre superiore a quella di una macchina.


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