L'imponente crisi dei migranti ha costretto numerosi paesi dell'Unione Europea a prendere provvedimenti per arginare i flussi incontrollati di migranti che attraversano i propri territori. Fra i primi ad annunciare la costruzione di un muro al confine con la Serbia fu l'Ungheria, guidata dal partito nazionalista Fidész di Viktor Orbàn, mentre sono ripresi temporaneamente i controlli doganali alle frontiere francesi, tedesche, austriache, danesi, svedesi, norvegesi. La possibilità di reintrodurre per periodi limitati di tempo i controlli di frontiera è prevista dagli accordi di Schengen sulla libera circolazione delle persone, e si trovano dunque all'interno del quadro del diritto europeo.