Sacerdozio femminile

Gesù non ha ordinato sacerdote alcuna donna. La Chiesa non ha dunque il potere di ordinare le donne

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PRO\VERSI

L'argomento più spesso portato contro l'ammissione del genere femminile al ministero sacerdotale è quello che si rifà all'esempio di Cristo stesso: nell'istituire il rito dell'eucarestia durante l'Ultima Cena, Cristo si rivolge esclusivamente ai dodici apostoli, tutti maschi, e li investe dei poteri e dei doveri relativi al ministero (Paolo VI, Congregazione per la Dottrina della Fede). Il rifiuto dell'ordinazione femminile non è, dunque, la strenua difesa di un arcaismo ma una dichiarazione di fedeltà da parte della Chiesa “all'esempio del suo Signore” (Congregazione per la Dottrina della Fede, Carlo Maria Martini); non una mera decisione disciplinare, ma un vero e proprio precetto che la Chiesa non ha il potere di disattendere (Giovanni Paolo II).
Contro chi afferma che nella sola investitura maschile Gesù sia stato condizionato dai tempi in cui viveva, viene ricordato come egli fosse “Dio fatto carne”, e viene dunque affermato che egli avrebbe certo potuto istituire il sacerdozio femminile, ma non ha voluto (Bellon). A prova di ciò sta l'atteggiamento di Cristo nei confronti delle donne, sempre libero e in contrasto col conformismo sociale (Mancina).


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