Secondo il senatore Ciro Falanga è assolutamente necessario evitare il rischio che il regime della responsabilità civile ponga “una cappa di piombo sull’attività interpretativa delle norme, determinando uno statico conformismo alla giurisprudenza della Cassazione che […] gli stessi giudici della Corte non auspicano, perché ovviamente si priverebbero di quelle sollecitazioni culturali effervescenti e dinamiche che giungono loro dalle sentenze di merito e dal contributo degli avvocati” (Resoconto stenografico, seduta n.354 del 19 novembre 2014).
Con la previsione del “travisamento del fatto o delle prove” quale ipotesi costitutiva di colpa grave, per Giancarlo De Cataldo “è prevedibile che le sentenze si orienteranno in chiave difensiva, attestandosi sulla difesa dell’esistente, ultimo baluardo di giudici intimiditi e gravati da un’organizzazione dei servizi strutturalmente deficitaria. Un po’ come accade per i medici, terrorizzati dalle azioni risarcitorie” ("Giustizia? Stanno rottamando pure i diritti". Giancarlo De Cataldo contro le riforme, “L’Espresso”, 11 marzo 2015).