I sostenitori di questa tesi affermano che “Putin è malato”. Puntano innanzitutto ai dati concreti emersi sulle sue cure mediche riservate. L’indagine del team giornalistico “Proekt” ha rivelato che negli ultimi anni Putin è stato costantemente affiancato da un gruppo nutrito di medici specialisti: in particolare un chirurgo oncologo (Evgeny Selivanov) e almeno due otorinolaringoiatri, oltre ad anestesisti e altri dottori, lo hanno seguito in decine di viaggi verso la residenza di Sochi. Documenti di volo mostrano che nel solo 2017 Selivanov lo raggiunse 35 volte, per un totale di 166 giorni accanto al presidente. Queste cifre suggeriscono un monitoraggio sanitario intensivo, compatibile – secondo gli esperti – con il trattamento di una grave patologia. “Proekt” sottolinea che la combinazione di oncologi e otorini è tipica delle terapie per un cancro alla tiroide, ipotesi ulteriormente corroborata dalla prolungata assenza pubblica di Putin nel settembre 2021: ufficialmente spiegata con la quarantena Covid, ma che fonti mediche hanno attribuito a “una procedura complicata legata a un problema tiroideo”. Inoltre, “Newsweek” ha riferito di informazioni d’intelligence USA secondo cui ad aprile 2022 Putin avrebbe subito un intervento chirurgico d’urgenza per rimuovere un tumore in stadio avanzato. Questa notizia – un vero “scoop” – ha fatto il giro del mondo e, sebbene sia stata smentita da Lavrov (il ministro si è sentito in dovere di intervenire pubblicamente, segno che il Cremlino ne temeva l’impatto), rimane come forte indizio. Il presidente russo ha accesso ai migliori medici e terapie, e quindi potrebbe curarsi discretamente per anni. Il silenzio assoluto su eventuali ricoveri o patologie viene letto come la prova che “c’è qualcosa da nascondere”. Del resto, Putin ha storicamente mantenuto la segretezza anche su problemi minori (ad esempio un serio infortunio alla schiena nei primi anni 2000 non fu mai rivelato), perciò – argomentano i sostenitori di questa teoria – figuriamoci se ammetterebbe un cancro. Il dispiegamento permanente di uno staff medico d’élite, unito alle indiscrezioni su operazioni chirurgiche clandestine, costituisce per questa tesi la prova che Putin stia combattendo una malattia severa e che il Cremlino abbia finora gestito la situazione in segreto, allontanando i sospetti con sporadiche apparizioni pubbliche ben calibrate. Inoltre, l’analisi dettagliata di immagini e comportamenti anomali di Putin suggerirebbero uno stato di salute declinante. Sin dall’inizio della guerra in Ucraina (2022), osservatori e utenti dei social hanno notato diversi aspetti inquietanti: per esempio la scena del 21 aprile 2022 in cui Putin, incontrando il ministro Shoigu, rimane seduto con la schiena curva e stringe con forza il bordo del tavolo per tutti i 12 minuti di riunione. Questo gesto è stato interpretato come un modo per nascondere un tremore alle mani (compatibile con il Parkinson in fase iniziale). Nello stesso periodo il volto di Putin è apparso spesso gonfio e arrossato, dettaglio che medici occidentali hanno associato a terapie con steroidi o cortisonici – farmaci usati per trattare il cancro o altre malattie, che causano ritenzione idrica e la tipica faccia “lunare”. La speculazione è che Putin possa essere sotto chemio o terapia ormonale: ad esempio Joakim, capo analista dell’intelligence danese, ha dichiarato che Putin “probabilmente è stato sottoposto a trattamento ormonale per un tumore”, il che spiegherebbe i cambiamenti facciali. Un altro frame virale è quello della Parata della Vittoria del 9 maggio 2022 a Mosca, dove Putin – notoriamente fiero della sua immagine virile – sedeva con una coperta sulle ginocchia come un anziano fragile: anche questo ha colpito l’opinione pubblica, suggerendo che soffrisse il freddo più del normale, forse a causa di problemi di circolazione o debolezza generale. Andando avanti, a novembre 2024 un video lo mostrava mentre cercava di mantenere ferme le mani durante una cerimonia, con la gamba che tradiva un leggero tremolio: il funzionario ucraino Anton Gerashenko rilanciò la clip domandando retoricamente se Putin stesse nascondendo i sintomi del Parkinson. Subito dopo quel periodo, il presidente russo scomparve per due settimane dal video pubblico – un fatto eccezionale – e l’ufficio stampa annunciò che si trattava solo di “controlli medici di routine” terminati “senza problemi”. Alcuni trovano questa spiegazione poco credibile: a loro avviso, è più logico pensare che Putin avesse avuto un aggravamento (forse un intervento o un ciclo di cure pesanti) e che la nota dei “controlli routine” fosse fumo negli occhi. Un ulteriore indizio emerso a inizio 2023 riguarda la vista: Putin ha sempre evitato di portare occhiali in pubblico dicendo che “gli danno la nausea”, alimentando l’aura di infallibilità, ma a gennaio è stato filmato mentre leggeva un discorso con caratteri enormemente ingranditi sui fogli. Poco dopo, lui stesso ha ammesso che la sua acutezza visiva non è più 10/10 bensì “9 o 8 decimi”. Per i sostenitori del “Putin malato”, questa insolita ammissione tradisce che il presidente sta subendo i colpi dell’età e forse degli effetti collaterali di cure aggressive (ad es. alcuni farmaci oncologici possono danneggiare la vista). Tutti questi segni clinici indiretti – i tremori, la rigidità motoria, il viso paffuto, l’affaticamento evidente – vengono composti in un quadro coerente: Putin non sarebbe più nel pieno delle forze, anzi starebbe lottando contro un male che ne mina il fisico, costringendolo a ridurre le apparizioni e a modificare routine consolidate (come tenere incontri a distanza o seduto). Il Cremlino tenta di mostrare normalità, ma il corpo di Putin mostra segnali che alcuni interpretano come campanelli d’allarme inequivocabili di una grave patologia in corso.
Nina Celli, 7 ottobre 2025