Il contesto israeliano rimane fortemente polarizzato. Dopo l’approvazione del 9 ottobre 2025, i ministri ultranazionalisti Ben-Gvir e Smotrich hanno minacciato di abbandonare la coalizione, giudicando l’intesa troppo concessiva verso Hamas. L’opposizione centrista di Gantz e Lapid ha invece espresso sostegno al piano, spostando l’equilibrio parlamentare ma non la fragilità complessiva del governo. La possibilità di elezioni anticipate resta concreta, e con essa il rischio che gli impegni presi vengano sospesi o rinegoziati. In tale quadro, la stabilità della tregua dipende più dagli equilibri interni israeliani che dagli incentivi esterni, rendendo incerta la prosecuzione delle fasi successive.
Nina Celli, 12 ottobre 2025