Roberto Saviano, autore di Gomorra e Zero, Zero, Zero, si è detto più volte favorevole a una legalizzazione delle droghe; in un appello apparso su “L’Espresso” lo scrittore denuncia il fallimento del proibizionismo e, citando una relazione di Kofi Annan, ex segretario generale dell’ONU, illustra la grave situazione di violenza e illegalità presente nei paesi africani che intersecano le rotte dei narcotraffici. Secondo lo scrittore la legalizzazione è il mezzo più efficace per sottrarre risorse alla criminalità organizzata e contrastare quello che egli definisce il “narcocapitalismo”, una struttura economica e criminale che agisce non solo sul piano economico ma anche su quello sociale. Saviano, infatti, sottolinea come il controllo di interi territori da parte della criminalità, la quale si alimenta principalmente con il traffico di droga, non si eserciti soltanto sul piano della violenza, ma anche sul piano politico e assistenziale. Pertanto lo scrittore esorta l’Italia a realizzare riforme in questo campo, strutturali e a costo zero, con il fine di contrastare le mafie e al contempo recuperare risorse economiche a favore della collettività.