Il Piano Strategico Nazionale PSNAI 2021–2027 è stato spesso etichettato come una resa istituzionale. Ma c’è un’altra lettura, meno emotiva e più pragmatica, che trova voce nelle dichiarazioni di rappresentanti istituzionali come Fabrizio Rossi di Fratelli d’Italia, o del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Non si tratta, secondo loro, di abbandonare i territori fragili del Paese, ma di riconoscere la realtà, con onestà e responsabilità, e costruire risposte commisurate alle specificità di ciascun contesto. La frase più contestata, quell’“accompagnamento in un percorso di spopolamento irreversibile”, è stata inquadrata da Rossi come un passaggio descrittivo, tecnico, non politico, parte di un documento approvato all’unanimità da Regioni, Province, ANCI e UNCEM. In altre parole, non un atto di disimpegno, ma una fotografia realistica di fenomeni che nessuna politica, finora, è riuscita a invertire. È in questo quadro che si inserisce la posizione del presidente Schifani, che nel recente Documento di economia e finanza regionale ha rivendicato i progressi della Sicilia – con una crescita del PIL regionale del +3,5% negli ultimi tre anni – e ha tracciato una rotta chiara: usare il dividendo fiscale per incrementare la spesa produttiva. Non è solo una questione di cifre: è una visione politica che interpreta il PSNAI non come uno strumento per “lasciar morire” i territori, ma come un’occasione per governarne le criticità con responsabilità. Anche “CityNotizie”, nell’articolo Rinnovare le Radici: Un Nuovo Patto per le Aree Interne, evidenzia come l’obiettivo del piano sia quello di dare continuità e prevedibilità alle politiche pubbliche nei confronti delle aree interne, rompendo la frammentarietà degli interventi e rafforzando la capacità di adattamento dei territori. Il vero fallimento, allora, non sta nell’usare parole forti per descrivere il declino, ma nell’illudere le comunità con progetti irrealizzabili o con retoriche resistenziali. Il PSNAI, letto così, non è una resa, ma una forma nuova di presenza istituzionale, una coabitazione con l’idea che non tutto può essere recuperato, ma tutto può – e deve – essere accompagnato con dignità. Schifani, Rossi, e altri amministratori sostengono che il futuro delle aree interne non si costruisce con nostalgie o slogan, ma con misure concrete, calibrate e fondate sulla capacità di distinguere tra ciò che può essere rilanciato e ciò che, purtroppo, deve essere sostenuto nel suo tramonto. In questo senso, il PSNAI non è un funerale istituzionale, ma un atto di presa in carico serio e, proprio per questo, profondamente politico.
Nina Celli, 8 luglio 2025