Sebbene l’UBI possa migliorare la salute mentale riducendo stress e ansia finanziaria, alcuni studi mettono in guardia sui suoi possibili effetti negativi sulla motivazione e sulla realizzazione personale. Il lavoro non è solo una fonte di reddito, ma anche un elemento fondamentale per la costruzione dell’identità, dell’autostima e della partecipazione sociale. Uno studio della Harvard Business Review (2024) ha dimostrato che le persone che smettono di lavorare a causa di un reddito garantito sperimentano spesso una perdita di motivazione e di scopo nella vita. Il Centre for Economic Policy Research (2024) evidenzia che un UBI potrebbe aumentare l’isolamento sociale, portando alcuni individui a ritirarsi dalla vita attiva senza un chiaro obiettivo quotidiano, specialmente in culture in cui il lavoro è fortemente valorizzato. Uno studio della London School of Economics (2023) ha rilevato che, sebbene inizialmente l’UBI dia sicurezza economica, nel lungo periodo molti beneficiari riportano una diminuzione dell’autostima se non trovano nuove opportunità di impiego o di sviluppo personale. Secondo la teoria dell’autodeterminazione di Deci e Ryan (2023), la motivazione umana dipende da competenza, autonomia e relazioni sociali, fattori spesso legati al lavoro. Senza un impiego o un’attività stimolante, alcune persone potrebbero perdere il senso di autorealizzazione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2024) ha evidenziato che la perdita della routine lavorativa può aumentare il rischio di depressione e ansia. Il lavoro fornisce struttura quotidiana, relazioni sociali e obiettivi, elementi essenziali per il benessere mentale. Se il reddito garantito non venisse accompagnato da programmi di formazione, volontariato o impiego creativo, potrebbe generare passività e distacco dalla società. Tuttavia, il World Economic Forum (2024) suggerisce che l’impatto dell’UBI dipende dal contesto e dall’individuo: mentre alcuni potrebbero perdere motivazione, altri potrebbero sfruttarlo per reinventarsi, dedicandosi a progetti personali, studio o volontariato. Il MIT Work and Learning Institute (2024) propone un modello in cui l’UBI sia collegato a corsi di formazione o attività sociali, per mantenere un senso di produttività e crescita personale. L’UBI potrebbe favorire una transizione verso un’economia post-lavoro, in cui il valore sociale non dipende esclusivamente dall’occupazione tradizionale, ma richiederebbe un cambiamento culturale e strutturale, non realizzabile solo con la distribuzione di denaro. Studi come quelli della Harvard Business Review (2024) e del Centre for Economic Policy Research (2024) evidenziano che l’UBI potrebbe ridurre la motivazione e aumentare l’isolamento sociale, specialmente in contesti in cui il lavoro è considerato essenziale per la realizzazione personale. Il World Economic Forum (2024) sostiene che l’effetto dipenda dall’individuo: per alcuni l’UBI potrebbe favorire crescita e libertà, per altri passività. Affinché l’UBI sia efficace, dovrebbe essere integrato con programmi di formazione, sviluppo personale e attività sociali, permettendo alle persone di mantenere un senso di produttività e appartenenza.
Nina Celli, 12 febbraio 2025