L’UBI offre alle persone maggiore libertà di scelta, permettendo loro di investire in istruzione, formazione e imprenditorialità. L’esperimento di Stockton, California, ha dimostrato come il reddito garantito abbia consentito ai beneficiari di trovare lavori più stabili e meglio retribuiti, finanziando corsi di specializzazione o avviando piccole imprese. Questo ha ridotto la necessità di accettare impieghi precari, migliorando la qualità della vita lavorativa, specialmente in un’epoca dominata dalla gig economy, dove il 40% della forza lavoro europea è impiegato in modalità non standard (ETUC, 2023). Uno degli aspetti più rilevanti dell’UBI è la sua capacità di dare alle persone tempo e sicurezza economica per riqualificarsi. Secondo l’Institute for Public Policy Research (2024), il 59% delle mansioni lavorative nel Regno Unito potrebbe essere sostituito dall’IA nei prossimi cinque anni. L’UBI potrebbe fornire un paracadute economico per affrontare questa transizione, permettendo ai lavoratori di acquisire nuove competenze. L’esperimento finlandese ha confermato che i beneficiari dell’UBI erano più propensi ad accettare lavori ben retribuiti e stabili, rispetto ai disoccupati che ricevevano sussidi condizionati, dimostrando come il reddito garantito riduca il timore di perdere il supporto statale e favorisca la mobilità occupazionale. L’UBI incentiva anche l’imprenditorialità. Secondo il World Economic Forum (2024), nei paesi in cui sono stati sperimentati programmi di reddito garantito si è registrato un aumento del 20% nell’avvio di piccole imprese tra i beneficiari, rispetto a chi non riceveva il sostegno. Questo dimostra che la sicurezza economica stimola la creazione di nuove opportunità occupazionali e l’innovazione, contribuendo alla crescita economica. Alcuni critici temono che l’UBI possa disincentivare il lavoro, ma i dati smentiscono questa ipotesi. Lo studio del Roosevelt Institute (2023) ha evidenziato che la maggior parte dei beneficiari non ha smesso di lavorare, ma ha invece migliorato la propria condizione occupazionale. In molti casi, l’UBI ha favorito una maggiore partecipazione al mercato del lavoro, consentendo ai beneficiari di trovare impieghi più adatti alle proprie competenze. Oltre ai vantaggi lavorativi, l’UBI migliora la qualità della vita e il benessere psicologico. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2023) ha evidenziato che le condizioni di lavoro instabili sono tra i principali fattori di rischio per ansia e depressione, mentre la sicurezza economica riduce significativamente questi problemi. Il reddito garantito consente inoltre un migliore equilibrio tra vita lavorativa e privata, dando alle persone più tempo per la famiglia, la formazione e il volontariato. In Germania, uno studio dell’Istituto di Studi sul Lavoro di Berlino (2024) ha mostrato che i partecipanti ai programmi di UBI hanno aumentato del 25% la loro partecipazione ad attività comunitarie, rafforzando il senso di appartenenza sociale. L’UBI non è solo un sostegno economico, ma un potente strumento per migliorare l’occupazione e la qualità della vita. Riducendo la necessità di accettare lavori precari e offrendo la possibilità di investire in formazione e imprenditorialità, il reddito garantito favorisce un’occupazione più stabile e produttiva. Le esperienze di Finlandia, Stati Uniti e Germania dimostrano che, invece di disincentivare il lavoro, l’UBI può facilitare la transizione verso un’economia più flessibile e resiliente, adattandosi alle sfide della trasformazione digitale e dell’intelligenza artificiale.
Nina Celli, 11 febbraio 2025