Gli Stati Uniti dovrebbero mantenere l'embargo contro Cuba? (ProCon.org)
Il libero commercio, non l'isolamento, porta la democrazia a Cuba. L'abolizione dell'embargo obbligherebbe Cuba ad affrontare problemi prima attribuiti a esso
Il commercio con la Cina ha portato a riforme economiche che hanno portato 100 milioni di persone al di sopra della soglia di povertà e migliorato l'accesso all'assistenza sanitaria e all'istruzione in tutto il Paese (Amy Maness, Should We Trade with Cuba?, National “Center for Policy Analysis website”, 14 gennaio 2003).
I funzionari cubani non sono stati costretti ad assumersi la responsabilità di problemi come il sistema sanitario in crisi, la mancanza di accesso alle medicine, il declino dell'industria dello zucchero, i sistemi idraulici decrepiti e l'inquinamento delle acque, perché usano l'embargo come capro espiatorio. Il Ministro degli Affari Esteri cubano avrebbe attribuito all'embargo un danno totale di 1,66 miliardi di dollari all'economia cubana (Oscar Espinosa Chepe, Nuevamente el Show del Embargo, “cubaencuentro.com”, 25 settembre 2012).
Il presidente Bill Clinton ha dichiarato in un'intervista del 2000: “A volte penso che [Fidel Castro] non voglia la revoca dell'embargo... perché finché può incolpare gli Stati Uniti, non deve rispondere al suo popolo dei fallimenti della sua politica economica" (Democracy Now!, Bill Clinton on Sanctions with Cuba, interview with host Amy Goodman, available at “globalpolicy,org”, 8 novembre 2000).