Gli Stati Uniti dovrebbero mantenere l'embargo contro Cuba? (ProCon.org)
Vietare agli americani di recarsi a Cuba è ipocrita. La maggior parte degli americani vuole avere legami con Cuba, e aprire a politiche commerciali e di viaggio
Limitare i diritti americani per costringere un altro Paese ad abbracciare la libertà è ipocrita, così come lo è chiedere a Cuba di adottare una democrazia rappresentativa, vista la lunga storia di sostegno degli Stati Uniti a dittature brutali in Paesi che favoriscono gli interessi americani, come Hosni Mubarak in Egitto e Augusto Pinochet in Cile (Ryan Villarreal, Chile's Own 9/11: When the U.S. Backed a Brutal Dictator, “International Business Times”, 11 settembre 2012).
Gli Stati Uniti hanno persino sostenuto il dittatore cubano, il presidente generale Fulgencio Batista (eletto presidente dal 1940 al 1944 e poi dittatore sostenuto dagli Stati Uniti dal 1952 al 1958, prima di essere rovesciato da Fidel Castro), noto per l'uccisione, la tortura e l'imprigionamento di dissidenti politici perché amico degli interessi americani (Mayra Gómez, Human Rights in Cuba, El Salvador, and Nicaragua: A Sociological Perspective on Human Rights Abuse, 2003).
Un sondaggio del 2012 condotto su oltre 1.000 adulti statunitensi ha rilevato che il 62% degli intervistati ritiene che gli Stati Uniti dovrebbero ristabilire le relazioni diplomatiche con Cuba. Tra gli americani intervistati, il 57% ritiene che il divieto di viaggiare a Cuba debba essere revocato, mentre solo il 27% pensa che il divieto debba rimanere. Per quanto riguarda l'embargo commerciale, il 51% degli americani vuole aprire gli scambi con Cuba, contro il 29% che non vuole (Angus Reid, Most Americans Willing to Re-establish Ties with Cuba, “angus-reid.com”, 6 febbraio 2012).