Il “Washington Post” e Pellaeon Lin, ricercatore del Citizen Lab dell'Università di Toronto, hanno esaminato TikTok in modo indipendente e sono giunti alla conclusione che TikTok "non sembra raccogliere più dati del tipico social network tradizionale". In effetti, Facebook e Google raccolgono più dati personali dagli utenti rispetto a TikTok (Brian Fung, Lawmakers Say TikTok Is a National Security Threat, but Evidence Remains Unclear, “cnn.com”, 21, marzo 2023; Geoffrey A. Fowler, TikTok and You: Should You Delete the App Now?, “washingtonpost.com”, 23 marzo 2023).
Come afferma Lin, "i governi di tutto il mondo stanno ignorando il loro dovere di proteggere le informazioni private dei cittadini, permettendo alle grandi aziende tecnologiche di sfruttare le informazioni degli utenti a scopo di lucro. I governi dovrebbero cercare di proteggere meglio le informazioni degli utenti, invece di concentrarsi su un'app in particolare senza una buona prova.... Quello che chiedo è una politica più basata sulle prove" (Brian Fung, Lawmakers Say TikTok Is a National Security Threat, but Evidence Remains Unclear, cit.).
Inoltre, i problemi di sicurezza dei dati sono endemici nel settore: "In Twitter, i controlli interni erano così poco rigorosi che un ex dipendente è stato condannato per aver usato il suo accesso per spiare dissidenti sauditi, e un informatore ha affermato che la società aveva assunto un dipendente in India che aveva usato il suo accesso per spiare dissidenti indiani" (Julia Angwin, How to Fix the TikTok Problem, “nytimes.com”, 20 marzo 2023).
Invece di fare di TikTok un capro espiatorio per l'industria dei social media, il governo degli Stati Uniti dovrebbe regolamentare meglio il settore nel suo complesso.