Necessario aumentare la disponibilità di organi
Le istituzioni europee hanno da tempo intrapreso un percorso volto a incentivare la pratica della donazione, cercando di valorizzare la diffusione della cultura del dono e, al contempo, lavorando per garantire la sicurezza dei trapianti e lo scambio di buone pratiche tra gli Stati membri. Nel documento Promuovere la donazione e opporsi al traffico di organi, pubblicato nell’aprile del 2008, il Parlamento europeo sottolinea la necessità di una campagna di sensibilizzazione, a livello europeo, sulla donazione di organi, per incrementarne la disponibilità e ridurre le liste d’attesa per i trapianti, tenendo presente il rispetto per la libera scelta del cittadino. Le disposizioni dei singoli Stati membri – secondo il documento – devono garantire qualità e sicurezza ed escludere la possibilità di vendita illecita di organi o di coercizione di donatori. La sensibilizzazione ha l’obiettivo di fornire una maggiore informazione, in particolare tra i giovani e attraverso le scuole. Aiuta nella comprensione dell’importanza della diffusione della cultura della donazione il volume Donazione e trapianto di organi e tessuti. Interrogativi e risposte a cura dell’AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule), dove si legge: “a 16 mesi di distanza dall’iscrizione in lista di attesa tutte le persone non trapiantate di cuore, fegato, pancreas e polmone muoiono, mentre a 5 anni di distanza dal trapianto più dell’80% di essi hanno una vita quasi normale” (Cfr. G. Cattoni, V. Palermo, V. Passarelli, Donazione e trapianto di organi e tessuti. Interrogativi e risposte, Eleda Edizioni, Milano, 2001).
La questione etica e l’importanza del “dono”
La donazione degli organi è un atto di profondo altruismo, che va radicandosi sempre più nella nostra cultura. Optare per un atto gratuito che può salvare altre vite dopo la propria morte non è sicuramente una scelta facile. È un gesto personale, spesso accompagnato da preconcetti e paure. Fondamentale è una corretta informazione per aiutare a superare le resistenze: “Credo sia molto importante riscoprire il senso e il valore del dono” – afferma Ornella Mancin, presidente della Fondazione Ars Medica di Venezia, che insiste sul valore della donazione come atto di generosità. “A mio avviso il dono corrisponde a una modalità di essere: nel caso della donazione si dà qualcosa di così tanto importante da permettere a qualcun altro di vivere” (Donazioni e trapianti sicuri? Serve l’aiuto del medico di famiglia, “ordinemedicivenezia.it”, 26 marzo 2019). Come recita il Catechismo della Chiesa cattolica, che evidenzia la posizione della Chiesa di Roma sul tema: “La donazione di organi dopo la morte è un atto nobile e meritorio ed è da incoraggiare come manifestazione di generosa solidarietà”, purché le conseguenze, fisiche e psichiche del donatore siano proporzionate al bene che ne deriva per il ricevente (Catechismo della Chiesa cattolica. Il rispetto della persona e la ricerca scientifica, par. 2296). Secondo quanto dichiarato da Papa Benedetto XVI nel discorso ai partecipanti al Congresso Internazionale sulla donazione di organi, organizzato dalla “Pontificia Accademia per la Vita”, la donazione è testimonianza di carità ed è importante comprendere la “logica della gratuità” in materia di umanità, tanto più in un periodo segnato dall’egoismo come questo in cui viviamo. I trapianti di tessuti e organi, frutto dell’impegno di medici e ricercatori, sono una grande conquista della scienza medica e sono spesso l’unica ancora di speranza. Tuttavia, bisogna tener presente che il corpo non è un mero oggetto (Cfr. Benedetto XVI,Deus caritas est, n. 5), si può donare solamente se non c’è pericolo per la propria salute e la propria identità; inoltre, l’aumento di richieste di trapianti non deve allontanare il singolo dall’etica su cui poggia il meccanismo. Pertanto, è imperativo che la trapiantologia resti centrata sulla logica del dono e della gratuità e che non vi sia coercizione: “Del valore di questo gesto dovrebbe essere ben cosciente il ricevente; egli è destinatario di un dono che va oltre il beneficio terapeutico. Ciò che riceve, infatti, prima ancora di un organo è una testimonianza di amore che deve suscitare una risposta altrettanto generosa, così da incrementare la cultura del dono e della gratuità” (Discorso del Santo Padre Benedetto XVI ai partecipanti al Congresso internazionale sul tema: "Un dono per la vita. Considerazioni sulla donazione di organi" promosso dalla Pontificia Accademia per la vita, “vatican.va”, 7 novembre 2008).
Nina Celli, 30 maggio 2023
Autori citati:
Parlamento europeo
AIDO Associazione Italiana per la Donazione di Org
Mancin Ornella
- presidente della Fondazione Ars Medica di Venezia