Sostenibilità dell'ambientalismo

Il movimento ambientalista cerca di far leva sull'emotività del pubblico anziché su argomentazioni razionali

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PRO\VERSI

I critici del movimento ambientalista notano, nelle argomentazioni dei loro avversari, il sistematico ricorso all'esagerazione dei rischi e delle conseguenze imputate all'attività umana sul Pianeta. Questo “puntare all'emotività” delle persone viene denunciato come un metodo controproducente, poiché la continua insistenza sulla gravità dei rischi non fa che togliere credibilità alle denunce serie: a fronte dei catastrofici rischi paventati dagli ambientalisti. Inoltre, si accetta che vengano tralasciati problemi importanti quali la lotta alla povertà e alla denutrizione o all'HIV, oppure, nel migliore dei casi, si mettono in atto misure inutili ma che hanno l'effetto psicologico di “far sentire in pace con se stessi”.
Oltre a quello di questi fattori psicologici, non minore è il ruolo del conformismo: si assiste, in altre parole, alla diffusione di un ecologismo “modaiolo”, volto nuovo e politically correct del conservatorismo, rivolto costantemente verso una perduta “età dell'oro”. L'insistenza sulla sfera emotiva ha portato il movimento ambientalista ad una impermeabilità rispetto ai fatti reali e a un vero e proprio dogmatismo, equiparabile a quello dell'estremismo religioso.


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