Per sconfiggere il terrorismo, papa Francesco predica il “dialogo della vita” con i musulmani e ripudia espressioni come “terrorismo islamico” o “guerra di religione”. Una riconciliazione che respinge la manipolazione politica dei sentimenti religiosi. È questa l'unica alternativa all'odio, alla violenza e alla guerra.
Questo anche perché, in una visione alta della storia millenaria dell’umanità e dell’Alleanza con Dio, l’islam è una religione provvidenziale.
Un sostegno importante va anche ai cristiani d’Oriente. Importante, in questo senso, la visita di papa Francesco all'imam di al-Azhar (2017) e il viaggio apostolico negli Emirati Arabi Uniti, nel quale ha incontrato il Grande Imam di Al-Azhar, nel febbraio 2019.
Il cattolicesimo deve fare i conti e confrontarsi sul serio non solo con l'Islam moderato, aperto al dialogo, ma con altre antiche culture, religioni profondamente radicate, filosofie di vita praticate da millenni (buddismo, induismo, janaismo, confucianesimo, shintoismo).