Sperimentazione animale

Il miglioramento delle condizioni di salute degli esseri umani giustifica l'utilizzo di animali da laboratorio? C'è una reale analogia tra organismi animali e umani tale da rendere applicabili i risultati su animali anche all'uomo?

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - La sperimentazione animale ha portato progressi nella medicina

I progressi che sono stati fatti nel campo della medicina e della farmacologia, l'elaborazione di vaccini e di tecniche di trapianto antirigetto, sono dovuti all'uso di animali per la sperimentazione. La sperimentazione permette di continuare la ricerca al fine di individuare cure e trattamenti per le malattie non solo del genere umano ma anche degli animali stessi.

L'antivivisezionismo scientifico sostiene che non ci sono prove adeguate circa la validità dell'efficacia delle procedure della sperimentazione animale. Le verifiche che sono state condotte negli anni danno un esito negativo, e dimostrano che gli esperimenti sugli animali non sono risultati significativi per l'elaborazione delle cure.

02 - La sperimentazione animale è un errore metodologico: gli animali non sono casi-modello validi

Animali e uomini hanno una storia evolutiva comune e condividono buona parte del corredo genetico. Grazie a queste notevoli affinità genetiche, è lecito pensare che alcuni animali siano buoni modelli, anche se approssimativi, e quindi le reazioni osservate negli animali in laboratorio a seguito degli esperimenti si riprodurranno, con alta probabilità, anche nell'uomo

La sperimentazione animale cade in fallacie metodologiche che consistono nel credere che gli animali siano un “modello causale” sui cui sperimentare, con la certezza che gli stessi risultati siano riproducibili sull'uomo. In realtà, secondo alcuni studiosi, il corredo genetico è unico e diverso per ogni specie. Reazioni di animali e esseri umani alle stesse sostanze non sono eguagliabili.

03 - La sperimentazione animale è indispensabile. Non esistono metodi alternativi sostitutivi

Allo stato attuale delle tecnologie, per molti aspetti la sperimentazione animale è ancora insostituibile. Una completa sostituzione è resa impossibile dalle leggi internazionali che dirigono la messa sul mercato di farmaci che, per essere sicuri per l'uomo e evitare controindicazioni, devono essere necessariamente testati precedentemente su animali.

Oggi i ricercatori hanno a disposizione metodi alternativi che permettono di sostituire (Replacement) le sperimentazioni animali con altre tecniche, e laddove ciò non fosse possibile, di ridurne (Reduction) l'uso e rifinire (Refinement) le tecniche. La tecnologia ha messo a disposizione procedure precise che garantiscono l'efficacia della ricerca, quali la coltura in vitro di cellule e tessuti.

04 - Gli animali soffrono e hanno consapevolezza

Si presta attenzione per ridurre al minimo la sofferenza degli animali. Le accortezze prestate per evitare stress agli animali oggetto di esperimenti sono, del resto, indispensabili per la buona riuscita degli stessi e per non alterarne i risultati. Le neuroscienze hanno appurato che gli animali posseggono un sistema nervoso tale da non produrre stati di coscienza.

Gli animali hanno stati di coscienza tali da provare sofferenza durante le pratiche sperimentali. In laboratorio in molti casi non si somministrano antidolorifici agli animali per evitare che questo interferisca con gli esperimenti, il dolore percepito dagli animali è innegabile. La sofferenza dell'animale non è soltanto fisica, ma deriva anche dalla situazione emotiva che l'animale subisce.

05 - La sperimentazione animale non è la vivisezione

Le pratiche di sperimentazione animale non vanno confuse la vivisezione, che per legge non è utilizzabile. Il termine “vivisezione” è associato a pratiche terribili che non sono assimilabili a quelle destinate agli animali da laboratorio.Usare questo termine, anziché “sperimentazione animale” è un modo fazioso con il quale gli attivisti a essa contrari giocano sull'emotività dell'opinione pubblica.

Il termine “vivisezione” è lessicalmente e praticamente accostabile alla sperimentazione animale, in quanto causa di sofferenze e manipolazioni dell'animale. Il più delle volte gli esperimenti sono condotti senza anestesia e dunque il dolore causato è notevole. Molti dizionari sottolineano la sinonimia tra i due termini.

06 - La sperimentazione animale non è eticamente lecita

Il problema della sperimentazione animale non è scientifico ma etico e l'opposizone ad essa è possibile solo per mezzo di una morale che deve rivendicare l’uguale diritto alla vita dell’animale non umano che soffre e ha cognizione del mondo. Non è efficace contrastare la sperimentazione animale sul piano dell'utilità, poiché così il criterio di giudizio rimarrebbe il vantaggio per l'uomo.

07 - L'opposizione alla sperimentazione animale è un atteggiamento antiscientifico

L'uomo grazie a scoperte medico-scientifiche effettuate attraverso la sperimentazione su animali ha potuto salvaguardare la sua salute. L'opposizione alla sperimentazione animale è un atteggiamento antiscientifico alimentato dall'incapacità di immaginare nella civiltà occidentale attuale situazioni di pandemie diffuse e pericolose come ci sono state nei secoli precedenti.

08 - Il caso Talidomide mostra la necessità della sperimentazione animale

Il caso degli effetti nocivi sul feto dovuti all'assunzione della Talidomide in donne in gravidanza dimostra la necessità di una corretta procedura di sperimentazione sugli animali. Infatti, furono proprio gli studi sugli animali condotti da Frances Kelsey che permisero di testare la nocività della sostanza e impedirne la commercializzazione negli USA.