Benedetto XVI, gli scandali vaticani lo hanno condotto alla rinuncia

L'11 febbraio 2013, Benedetto XVI annuncia la sua rinuncia al ministero petrino, lasciando così spazio per l'elezione del suo successore. Se in molti, infatti, sostengono che quella di Ratzinger sia stata una scelta dovuta all'insorgere di problemi fisici e di salute, secondo il parere di altri, essa è stata dovuta a troppi scandali che hanno colpito il vaticano (pedofilia, Vatileaks).

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - Le dimissioni di Benedetto XVI furono causate principalmente da pressioni esterne

Le dimissioni di Benedetto XVI sono il frutto di una lunga catena di conflitti. Dapprima i numerosi episodi di pedofilia riscontrati all'interno della Chiesa, poi lo scandalo Vatileaks e sulla gestione della banca, lo IOR. Quella di Ratzinger, inoltre, è sempre stata una figura scomoda sia per la Sinistra Internazionale che all'interno della stessa Curia Romana.

Quella di Benedetto XVI è stata una scelta compiuta in totale autonomia e lucidità di pensiero e dovuta al sorgere di limiti legati alla resistenza fisica e ai molti problemi di salute che lo hanno accompagnato negli ultimi decenni (come ad esempio il grave ictus del 1991). Condizioni fisiche che gli avrebbero impedito, nel futuro immediato, di presenziare a eventi e di viaggiare.