Protezionismo

Nei vari paesi industrializzati, tra cui soprattutto gli USA di Trump, si sta verificando un ritorno del protezionismo. I sostenitori del protezionismo ritengono che il libero scambio abbia impedito la piena uscita dalla crisi economica, favorendo solo le economie più forti. Gli oppositori, invece, affermano che gli stati più aperti presentino maggiore crescita economica e minor disoccupazione.

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - Il protezionismo tutela gli interessi nazionali e i posti di lavoro

Le economie avanzate non traggono vantaggio da un’ulteriore liberalizzazione degli scambi: si verificherebbe un sensibile aumento del PIL, con aumento del tasso di disuguaglianza; per cui alcuni ne sarebbero favoriti, mentre altri registrerebbero perdite, con ricadute sociali e occupazionali. Il lavoro rientra nell'interesse nazionale, producendo effetti positivi per tutta l’economia globale.

L’apertura ai mercati globali è correlata positivamente alla crescita del PIL e negativamente rispetto al tasso di disoccupazione. La globalizzazione ha condotto ad una riduzione della povertà assoluta nei paesi in via di sviluppo In Italia, il commercio estero ha attenuato gli effetti negativi della crisi economica. Le aziende internazionali presentano lavoratori con salari più elevati.

02 - Provocando un aumento dei prezzi e minore spinta all’innovazione, il protezionismo rallenta la crescita

Il protezionismo, riportando a livello nazionale molte produzioni precedentemente delocalizzate, porta ad un innalzamento dei prezzi, riducendo il salario reale delle famiglie. I prodotti verrebbero così venduti in quantità minore, impedendo la creazione di posti di lavoro nazionali Meno posti di lavoro e meno consumi condurrebbero infine ad un rallentamento della crescita economica.

03 - L’attuale capitalismo mondiale è iniquo e un moderato protezionismo può sanarne gli squilibri

I lati negativi della globalizzazione sfrenata sono stati ormai smascherati a seguito della crisi economica. Il libero scambio non ha favorito l’uscita dalla crisi, anzi contribuisce al predominio delle economie più competitive a discapito delle altre. Per questo è auspicabile il ritorno ad un moderato protezionismo, creando un “Capitalismo coordinato” tra i sistemi economici nazionali.

04 - Il protezionismo rappresenta un ritorno al passato e danneggia i rapporti tra gli Stati

Nel XXI secolo, il passato è rappresentato dai totalitarismi. Per John Maynard Keynes, il Capitalismo individualista del 1800 rappresentava un modello economico incapace di garantire benessere. Infatti da quel capitalismo ebbero origine la Prima Guerra Mondiale e la crisi del ’29. Il protezionismo, se concepito in maniera bilanciata con il libero commercio, favorisce lo sviluppo economico.

Dopo la Prima Guerra Mondiale, fu la deriva protezionistica a causare un generale impoverimento dei paesi occidentali, favorendo la successiva ascesa del nazismo. il multilateralismo ha portato allo sviluppo del commercio internazionale e al processo di integrazione europea. E’ necessario un nuovo liberalismo, che interpreti i bisogni dei cittadini e conduca ad una società più inclusiva.