VAR (Video Assistenza Arbitrale)

Il VAR consente di analizzare, tramite monitor, gli episodi più controversi di una partita. Uno strumento che aiuta l’arbitro ufficiale nelle sue decisioni, al quale si può fare appello solo in alcuni casi stabiliti dal protocollo FIFA. Un intervento innovativo che riduce l'errore umano, ma che trova diversi oppositori che denunciano un’idea di calcio robotizzato, asettico e privo di emozioni.

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - Il VAR mantiene intatta la libertà degli arbitri e garantisce un maggior grado di sicurezza nella decisioni

Il Var consente agli arbitri di dirigere la gara con maggiore serenità e diminuisce in maniera drastica il loro grado di fallibilità. L’intero mondo del calcio beneficia della riduzione delle polemiche e cresce trasparenza e giustizia.

Il Var limita notevolmente il raggio d’azione degli arbitri e li deresponsabilizza, riducendoli a meri esecutori di una procedura ormai tecnologica e robotizzata.

02 - L’Italia è il primo paese ad adottare con ottimi risultati il VAR, un vanto a livello europeo

Italia e Germania sono gli unici due Paesi ad aver accettato l’utilizzo del VAR nei propri campionati maggiori. Una sensibilità importante verso la ricerca della giustizia e della tecnologia a servizio di arbitri e tifosi.

Sono diversi i Paesi che non hanno accettato l’utilizzo del VAR e che non si sono piegati all’avvento della tecnologia nel calcio. L’arbitro e l’errore sono parte del gioco e devono rimanere protagonisti dello sport. Non si può accondiscendere a una robotizzazione del sistema.

03 - Il calcio, al pari di altri sport, deve aprirsi alle novità e alla moviola in campo

La moviola in campo è un’esigenza avvertita da tempo dal mondo del calcio, uno stimolo a far meglio per gli arbitri italiani, da sempre considerati i migliori d’Europa. I protagonisti stanno reagendo molto bene alla sperimentazione e hanno bruciato tutti i tempi previsti.

Il VAR non è una novità assoluta ed ha già fallito laddove ha rallentato ritmi da sempre veloci e spettacolari del calcio. Si assiste a un non-miglioramento, a una tecnologia che non è sinonimo di progresso. È un cambiamento in negativo per l’intero sistema.

04 - Il VAR incide in maniera significativa sui tempi di gara

Nel rapporto costi-benefici il VAR si è rivelata una scelta vincente che non ha compromesso la durata delle partite e che consente all’arbitro di intervenire in maniera mirata solo su alcuni episodi.

L’introduzione del VAR porta ad un’interruzione continua della partita, gli arbitri non si sono ancora adattati e perdono troppo tempo per pervenire a una decisione. La tecnologia deve essere limitata in quantità e devono essere maggiormente circoscritti i casi in cui può essere richiamata.

05 - Il VAR è ben visto dagli addetti ai lavori e trova concordi arbitri, presidenti, allenatori e calciatori

L’applicazione del VAR in campo consegna un quadro molto positivo che soddisfa gli addetti ai lavori. Gli arbitri si sentono a proprio agio con un aiuto concreto da poter interpellare. Allenatori, presidenti e calciatori hanno compreso l’importanza del progresso.

Il VAR presenta ancora parecchi problemi pratici e non soddisfa appieno gli addetti ai lavori. Non tiene conto delle dinamiche dettate da una sfida di campo e rischia di accentuare ancor di più lo spauracchio della malafede degli arbitri.

06 - Il VAR impedisce di riconosce il giusto merito degli arbitri

Il VAR è uno strumento che va perfezionato ma che non oscura l’arbitro. La tecnologia lo affianca e riconosce ancora il merito di chi sa utilizzarlo nel modo e coi tempi giusti.

Bisogna riconoscere il merito e capire che l’errore non è solo comprensibile ma anche umano. Il VAR può essere utilizzato solo per le scelte oggettive, chiare e univoche.

07 - Il VAR garantisce maggiore giustizia e rassicura i tifosi

Uno strumento che riduce al minimo l’errore e che attenua la fallibilità dell’arbitro non può non essere sfruttato nel calcio di oggi, pieno di interessi economici. I tifosi si sentono tutelati, soprattutto quelli delle squadre più piccole e, in generale, gli appassionati di calcio sono tornati ad affollare gli stadi. Viene così ridotta la sudditanza psicologica verso le grandi squadre.

Il VAR azzera le emozioni e consegna alla gente un calcio asettico che, peraltro, non sarà esente da errori e polemiche. La strada più corretta è l’educazione all’errore di tifosi e addetti ai lavori, contro la logica del sospetto che ha condizionato, specie negli ultimi anni, l’intero sistema.