ONG nel Mediterraneo

Il ruolo delle ONG nel Mediterraneo è stato messo in discussione da un’inchiesta del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, che ha definito “criminale” l’attività di alcune di esse e ha sostenuto di avere prove di comunicazioni radio tra le ONG e i trafficanti di esseri umani. Viceversa, al procuratore di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, non risulta alcun legame tra ONG e trafficanti.

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - Le ONG salvano vite umane e suppliscono all’inadeguatezza delle politiche migratorie

Non ci sono prove che dimostrino legami fra trafficanti e ONG. Queste ultime suppliscono all’inefficacia delle politiche europee sulle migrazioni, basate sulla deterrenza anziché sulla protezione delle persone. L’accordo di Parigi e il codice di condotta del ministro Minniti tendono a bloccare i migranti in Paesi che non rispettano i diritti umani, pur di non farli giungere in Italia.

La gestione dell’immigrazione spetta agli Stati e all’UE, ma non alle ONG. Salvataggi in mare e accoglienza dei migranti non sono fenomeni separati. Permangono dubbi su presunti contatti tra ONG e scafisti. Il codice di condotta Minniti e agli accordi presi dal governo italiano con la Libia e con gli Stati subsahariani confinanti hanno portato ad una riduzione degli sbarchi e dei morti in mare.

02 - Forzando l’alt della Guardia di Finanza, Carola Rackete ha messo in pericolo i suoi passeggeri e le nostre Forze dell’Ordine