Il movimento ambientalista vuole assicurare un ambiente di vita legato ai ritmi e alle esigenze della natura: intervista a Fulco Pratesi

Fulco Pratesi, ambientalista, giornalista, illustratore e politico italiano, fondatore e presidente onorario del WWF Italia, intervistato il 2 agosto 2016 dalla Redazione Pro\Versi, prende posizione a sostegno delle politiche ambientaliste, volte a proporre un’inversione di marcia dell’attuale sistema di sviluppo “inaccettabile e suicida”, che sta causando danni “irreversibili” all’ambiente.

L’attuale sistema di produzione sta avviando l’umanità verso l’estinzione. Favorevole o contrario?

Fulco Pratesi: "L’ umanità è 'avviata verso l’estinzione' non solo per l’attuale sistema di produzione ma per una politica mondiale che spinge in direzione di un futuro in continua e impossibile crescita infinita (anche della popolazione) in un Pianeta i cui limiti sono ormai da tempo superati con danni irreversibili al clima e alla biodiversità. Coloro che lo negano, o sono in malafede o non si rendono conto degli allarmi che non solo la comunità scientifica sta lanciando nei confronti di un’opinione pubblica, indifferente o incosciente".

Le iniziative politiche legate all’ambientalismo frenano la crescita economica. Favorevole o contrario?

Fulco Pratesi: "Le iniziative legate all’ambientalismo cercano solo di frenare un processo di sviluppo inaccettabile e suicida, dati i pericoli che il Pianeta e l’umanità stessa stanno correndo, sia per l’esplosione demografica, sia per i consumi di acqua che incentivano futuri conflitti, sia per l’aumento dell’anidride carbonica in atmosfera che ha superato il limite delle 400 parti per milione provocando parossismi climatici disastrosi, sia per il consumo di suolo e per il saccheggio delle risorse marine giunte al limite di rottura".

L’ambientalismo si basa su dati non scientificamente plausibili. Favorevole o contrario?

Fulco Pratesi: "Spero di non essere offensivo se sostengo che solo uno stupido, un ignorante o un portatore di interessi inconfessabili può considerare 'non scientificamente plausibili' i dati che l’intera comunità scientifica, tranne pochi elementi, continua a diffondere, con altissima preoccupazione, contro un’evoluzione globale che ci sta portando alla rovina".

Le accuse mosse al movimento ambientalista provengono da lobbies interessate a mantenere lo status quo. Favorevole o contrario?

Fulco Pratesi: "E’ sicuro e provato che le accuse mosse al movimento ambientalista provengano da gruppi di interesse legate ai grandi guadagni legati all’attuale sistema di produzione e consumi. Basterebbero, per fare un esempio, le strenue difese all’uso del tabacco (i cui danni erano da anni conclamati) da parte dei produttori di sigarette. E’ chiaro che le aziende multinazionali, i cui ricavi sono basati su consumi e processi dannosi alla comunità umana, siano contrari a qualsiasi evoluzione virtuosa verso stili di vita più responsabili e condivisi".

Il movimento ambientalista mette l’uomo in secondo piano, poiché trascura problematiche quali la povertà e la denutrizione. Favorevole o contrario?

Fulco Pratesi: "E’ vero - come Papa Francesco ha detto nella sua recente enciclica Laudato Sì (Lettera enciclica del 24 maggio 2015, consultabile in "w2.vatican.va")– che la povertà e la denutrizione sono causate da uno sviluppo economico avido, egoista e senza freni, ai danni delle popolazioni più povere ed affamate. Le quali però (il Papa non l’ha detto) non pongono limiti ad una natalità prorompente e inarrestabile, altra incontrovertibile causa dei mali che affliggono l’Umanità.

Fatte queste premesse risulta chiaro come il movimento ambientalista chieda un cambiamento di rotta e di stili di vita urgente e indifferibile non tanto 'mettendo l’uomo in secondo piano' ma assicurando a tutti un ambiente di vita legato ai ritmi e alle esigenze della natura. A meno che non si voglia la fine del Creato e dell’Umanità che da esso dipende".