La controriforma sanitaria di Donald Trump doveva rimpiazzare il sistema inefficace dell’Obamacare

L’Obamacare non ha fatto altro che sperperare i soldi dei contribuenti statunitensi

L’articolo intitolato “Usa, Trump firma ordine esecutivo per cambiare Obamacare. Cancellati i sussidi governativi alle assicurazioni”, pubblicato in data 12 ottobre 2017 nella sezione “Esteri” del sito di “Repubblica”, riporta alcune informazioni riguardanti la firma dell’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump di un ordine esecutivo che avrebbe dovuto dare il via libera al processo di cancellazione e sostituzione dell’Obamacare. L’ordine, riferisce l’articolo, prevedeva di indebolire ed infine affossare la riforma sanitaria voluta da Obama.
Come annunciato da Sarah Sanders, l’allora portavoce della Casa Bianca, i primi attacchi a questa riforma consistono per esempio nella cancellazione dei sussidi governativi alle assicurazioni sanitarie per i cittadini a basso reddito. La decisione di cancellare gli aiuti governativi, spiegava Sarah Sander, deriva dal poco denaro accantonato dal Congresso nel corso della precedente amministrazione: “Un altro esempio di come l’amministrazione Obama abbia abusato del denaro dei contribuenti per sostenere un sistema inefficace. Il Congresso deve abolire e sostituire la disastrosa legge dell’Obamacare”.
Lo stesso ex-presidente Trump aveva dichiarato che l’abolizione degli aspetti della riforma voluta in passato da Obama sarebbe stato un sollievo per milioni di persone, precisando che il suo provvedimento avrebbe aumentato competizione, opzioni e accesso e diminuzione dei costi delle polizze. Trump aveva ulteriormente argomentato la propria decisione soffermandosi sul problema delle spese per la sanità: “L’Obamacare ha avuto costi oltraggiosi, questa legge invece non costerà praticamente nulla al governo statunitense”.
Durante il discorso sullo Stato dell’Unione, ha anche ribadito la necessità di una controriforma sanitaria: “Oggi chiedo al Congresso di cancellare e rimpiazzare l’Obamacare con riforme che aumentino la possibilità di scelta, abbassino i costi ed allo stesso tempo forniscano una sanità migliore”. Aveva inoltre invitato “i repubblicani e i democratici a lavorare insieme per salvare gli americani dalla disastrosa Obamacare che sta implodendo”. La dichiarazione era stata riportata dal sito di “Repubblica.it” nell’articolo “Trump al Congresso Usa: ‘via Obamacare, taglio epocale delle tasse, stretta su immigrati per dare lavoro agli americani’”, pubblicato il 1֯ marzo 2017.

 

L’Obamacare ha aumentato l’incertezza economica dei cittadini americani

L’articolo intitolato “La nuova riforma sanitaria di Trump? Un’occasione per le start up”, pubblicato su “Economyup.it” il 19 gennaio 2017 dal giornalista esperto di innovazione e start up Fabrizio Marino, aveva messo in buona luce la controriforma sanitaria proposta dall’ex presidente Donald Trump, definendola in particolare un’occasione per le start up: “Il nuovo presidente americano vorrebbe cancellare l’Obamacare, introducendo un sistema meno costoso, in grado di garantire coperture assicurative per tutti grazie ad una maggiore liberalizzazione del mercato. Se fosse così si aprirebbero nuove opportunità per le realtà innovative del settore”.
Le convinzioni di Trump in merito all’abolizione dell’Obamacare si sono dimostrate fondate, spiegava l’autore, a seguito della sua vittoria elettorale negli Stati Uniti. Le proposte di Trump lasciavano intravedere una ulteriore liberalizzazione del mercato sanitario, eliminando per esempio le barriere tra i diversi Stati federali e favorendo una maggiore competizione tra gli operatori. Inoltre, grazie alla controriforma sanitaria erano previsti maggiori incentivi alla sottoscrizione di polizze grazie alla loro deducibilità dalle tasse, attualmente permessa alle aziende, ma non agli individui. L’autore precisava che l’Obamacare non era soddisfacente per tutti, e che per questo motivo l’allora presidente Trump aveva deciso di fare dell’abolizione del sistema sanitario di Obama il proprio cavallo di battaglia, specialmente durante la campagna elettorale per la corsa alla presidenza degli Stati Uniti.
L’Obamacare, prosegue l’articolo citando le parole del presidente, ha senza dubbio portato a costi fuori controllo, costringendo a razionalizzare maggiormente le cure, diminuendo la concorrenza e le possibilità di scelta: “l’Obamacare ha aumentato l’incertezza economica in ogni singola persona residente in questo paese”. La controriforma proposta da Trump avrebbe dunque permesso di fornire un’assicurazione sanitaria per tutti, favorendo inoltre la nascita di nuovi operatori, grazie a una maggiore competizione sul mercato.

La riforma sanitaria di Obama è stata troppo controversa ed è presto sprofondata

L’articolo intitolato “La controriforma sanitaria americana”, pubblicato il 9 marzo 2017 sul sito del “Corriere della Sera”, ha riportato importanti considerazioni riguardo l’abolizione della riforma sanitaria dell’ex presidente Barack Obama. Il deputato conservatore del Kansas, Roger Marshall, aveva presentato un caso estremo per difendere le nuove regole per la sanità presentate al Congresso dal Partito Repubblicano di Donald Trump: “Inutile dare la sanità a tutti quando c’è gente che non vuole curarsi. Ci saranno sempre poveri tra noi”. C’è gente, come i senzatetto, riferisce il deputato repubblicano, che non si preoccupa della salute, non cerca alimenti sani, non fa esercizio fisico. Gli si può anche dare una polizza assicurativa che copra tutti i servizi sanitari possibili, ma loro andranno solamente al pronto soccorso quando succede qualcosa di grave.
Posizioni simili sono state appoggiate anche dal membro della Camera dei Rappresentanti per lo Stato dello Utah dal 2009 al 2017, il conservatore Jason Chaffetz, il quale ha affermato: “Sta ai poveri scegliere se spendere soldi per un iPhone o per le cure mediche”.
La presidenza Obama, precisa l’articolo, è iniziata nel 2009 nel migliore dei modi ma è presto affondata nelle sabbie mobili di una riforma sanitaria controversa.

Il progetto di riforma dell’Obamacare

Attualmente “’Un numero record di persone negli Stati Uniti beneficia di una copertura sanitaria attraverso il mercato dell'Affordable Care Act, più che in qualsiasi momento della storia’, ha affermato Xavier Becerra, segretario della salute e dei servizi umani all'interno dell'amministrazione Biden. Ma proprio mentre milioni di americani erano impegnati a compilare i documenti per richiedere o rinnovare la polizza assicurativa per il nuovo anno, Donald Trump, candidato favorito nelle primarie del partito repubblicano, annunciava sui social e negli incontri pubblici di voler abrogare e sostituire la normativa fortemente voluta da Obama per assicurare una tutela sanitaria a chi prima non poteva permettersela”. ‘Il costo della riforma Obamacare è fuori controllo e in più non è una buona assistenza sanitaria. Sto seriamente valutando delle alternative. Proporrò una alternativa, migliore e meno costosa’, ha dichiarato Trump in un post su Truth Social, il social network creato dallo stesso Trump dopo essere stato bandito da Facebook e Twitter in seguito all’assalto al Campidoglio nel 2021” (Riparte la crociata di Trump contro l’Obamacare, “healthdesk.it”, 18 gennaio 2024).

Con il tentativo di cancellazione dell’Obamacare Donald Trump ha adottato una linea distruttiva per la sanità americana

Le critiche alle misure adottate da Donald Trump per cercare di smantellare l’Obamacare sono state mosse anche da Stefano Graziosi, editorialista di “Lettera43”. L’articolo intitolato “La guerra di Trump all’Obamacare può distruggere la sanità Usa”, pubblicato in data 6 febbraio 2017 su “Lettera43.it”, accusa i repubblicani di voler abolire la riforma “statalista” di Barack Obama, il cosiddetto “Obamacare”, senza avere un piano alternativo, oltre alla strenua difesa del libero mercato: “Così milioni di americani rischiano di restare senza uno straccio di copertura”. L’autore ritiene che l’Obamacare sia “sotto assedio” e asserisce che, dal momento della vittoria elettorale del presidente Trump nel 2016, il Partito Repubblicano sembrava intenzionato a smantellare la riforma siglata da Barack Obama sei anni prima; “Si tratta di una mossa dall’alto valore simbolico, visto che andrebbe a colpire quello che rappresenta il lascito principale dell’eredità politica del presidente uscente”.
L’articolo prosegue sottolineando che l’organizzazione conservatrice American Action Network aveva stanziato una cifra pari a 1.3 milioni di dollari proprio per realizzare una campagna di spot finalizzata all’abolizione dell’Obamacare, con il preciso scopo di influenzare i rappresentanti democratici dei distretti nei quali Trump aveva vinto.
La linea di Donald Trump in questo settore è stata tuttavia poco chiara, riferiva l’autore dell’articolo: “La posizione del neo presidente in materia di sanità non risulta chiara. Già durante le Primarie repubblicane criticò la liberalizzazione selvaggia nel settore sanitario, attirandosi per questo le critiche del destroso Ted Curz, che lo tacciò di essere un repubblicano fasullo. Poi, subito dopo la vittoria dell’8 novembre, il miliardario, pur dichiarando di voler smantellare la riforma, sostenne tuttavia la necessità di mantenerne in piedi alcune parti, come la possibilità per i ragazzi fino ai 26 anni di essere inclusi nelle polizze dei genitori”. L’autore proseguiva sottolineando che Donald Trump aveva inoltre affermato di voler limitare i finanziamenti ai singoli Stati per il programma federale sanitario noto con il nome di Medicaid, precisando tuttavia di voler salvaguardare 11 milioni di persone che rischiavano di restare senza copertura sanitaria: “Una volta addirittura disse di voler garantire l’assicurazione per tutti, salvo poi correggere il tiro, preferendo parlare di un accesso alla copertura”.
Graziosi ritiene quella di Trump una posizione “oscillante”, impossibilitata a tracciare una linea definita per il futuro: “Il magnate non sembra completamente allineato all’ortodossia ideologica reaganiana, barcamenandosi tra istanze politiche spesso contraddittorie”.

Le critiche del Partito Democratico all’ordine esecutivo di Trump

L’articolo intitolato Usa, Trump firma ordine esecutivo per cambiare Obamacare. Cancellati i sussidi governativi alle assicurazioni, pubblicato il 12 ottobre 2017 nella sezione “Esteri” del sito di “Repubblica”, riportava alcune informazioni considerevoli per quanto concerne le critiche alla decisione di smantellare il sistema sanitario voluto da Obama.
Nancy Pelosi, leader democratico alla Camera, e Chuck Shumer, leader democratico al Senato, hanno prontamente accusato i cambiamenti lanciarti da Trump in ambito sanitario ritenendo che l’ordine di esecuzione per lo smantellamento dell’Obamacare prevedeva una serie di opzioni più economiche per i ricchi, che faranno dannosamente aumentare i costi per i malati: “Il presidente Trump ha apparentemente deciso di punire il popolo americano per la sua incapacità di migliorare il nostro sistema di assistenza sanitaria. Ora milioni di persone dovranno soffrire perché così vuole Trump”.

Il repubblicano McCain si è schierato contro la proposta di abolizione dell’Obamacare

L’articolo firmato dal corrispondente del quotidiano “Repubblica”, Federico Rampini, intitolato “Usa, McCain resiste su Obamacare: ‘Non voto il nuovo testo’”, pubblicato sul sito “Republica.it” il 22 settembre 2017, riportava le opinioni di John McCain, senatore repubblicano dell’Arizona che si era opposto alla controriforma della sanità voluta dall’ex presidente Trump. McCain, riferisce Rampini, ha confermato il proprio “no” alla proposta di smantellare l’Obamacare, mettendo in crisi uno dei punti salienti del programma di Donald Trump. La libertà di giudizio di McCain, prosegue l’articolo, era diventata un incubo per Donald Trump. Con ogni probabilità, l’annuncio di McCain aveva affondato i piani per voltare pagina sulla sanità e portare a casa un obiettivo al quale la destra repubblicana puntava da diversi anni. Per ben due volte, infatti, i repubblicani, su spinta di Trump, avevano tentato di cancellare la riforma di Obama e per due volte hanno fallito.
Un ruolo decisivo è stato per l’appunto quello del senatore John McCain, il quale non si era detto convinto di una controriforma, “che lascerebbe milioni di americani senza un’assistenza medica”. Il senatore, prosegue l’articolo di Rampini, non si era sentito di votare un provvedimento che avrebbe fatto tabula rasa del sistema precedente e al suo posto lasciava un’enorme libertà al mercato, oltre che una frammentazione tra Stati in nome del federalismo.

La sanità sarà al centro della prossima battaglia presidenziale

“L’ex presidente Donald Trump ha rinnovato la minaccia di sbarazzarsi della legge sanitaria se vincerà un secondo mandato. Inoltre, se i repubblicani prenderanno il controllo del Congresso, gli esperti dicono che probabilmente lascerebbero scadere gli sconti che rendono Obamacare più accessibile per milioni di persone. ‘Queste elezioni hanno un enorme impatto sulla salute’, ha affermato Chris Meekins, analista di ricerca sulla politica sanitaria presso la società di investimento Raymond James. Le preoccupazioni sui costi dell’assistenza sanitaria sono una delle ragioni principali di preoccupazione per le famiglie Usa. Un sondaggio della KFF, centro di ricerca indipendente sui temi della sanità, ha rivelato che quasi tre quarti degli adulti temono di non riuscire a pagare le spese mediche. E il 50% delle persone negli Stati Uniti, compreso quasi un quarto dei repubblicani, in realtà vuole che il prossimo presidente e Congresso espandano ciò che fa l’ACA. Secondo il nuovo sondaggio, solo un terzo degli adulti è a favore di una riduzione della legge (14%) o della sua completa abrogazione (18%), (USA: la sanità sarà al centro della prossima battaglia presidenziale, “intermediachannel.it”, 25 gennaio 2024).