Politically correct

Il PC permette di superare i pregiudizi a favore di principi civili, quali empatia, rispetto per le differenze e difesa delle minoranze

Tesi favorevole

PRO\VERSI

Nel cervello umano permangono tracce di comportamenti primitivi pregiudiziali, per cui tendiamo a empatizzare di più a favore dei membri della nostra stessa etnia. Per fortuna nel corso dei secoli ci siamo evoluti e abbiamo mitigato queste reazioni istintive in favore di risposte socialmente più adatte, ovvero politically correct.
Le battaglie condotte in nome del “politicamente scorretto” mirano solo a legittimare più o meno esplicitamente ogni scorrettezza possibile. Un fenomeno che si estende non solo negli USA, ma anche in Europa e Asia: il dilagare dell'inclinazione a violare le regole, comportarsi male, non rispettare norme e comportamenti un tempo condivisi. A cavalcare l'onda dell’attacco alla correttezza politica sono perlopiù partiti e movimenti populisti, che alimentano razzismo, xenofobia, etnocentrismo ed egoismo.
Basterebbe un'attenta riflessione critica volta a migliorare il politically correct, conservandone cioè i principi fondamentali (la difesa delle minoranze e il rispetto per le differenze) auspicandosi lo stabilizzarsi di un “politically correct 2.0”.


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