Non c’è un’emergenza migranti

Movimento 5 Stelle: l’emergenza in Italia esiste

Luigi Di Maio, ministro del Lavoro e leader politico del Movimento 5 Stelle, il 23 giugno 2018 ha risposto alle dichiarazioni del presidente francese Emanuel Macron, secondo il quale in Italia non ci sarebbe una crisi migratoria in corso: “ Le dichiarazioni di Macron sul fatto che in Italia non esista una crisi migratoria dimostrano come sia completamente fuori dalla realtà – ha scritto sul proprio profilo Facebook - Evidentemente i governi italiani precedenti gli avevano raccontato che il problema non esisteva, forse per far continuare indisturbato il business dell’immigrazione. In Italia l’emergenza immigrazione esiste eccome ed è alimentata anche dalla Francia con i continui respingimenti alla frontiera. Macron sta candidando il suo Paese a diventare il nemico numero uno dell’Italia su questa emergenza, il popolo francese è sempre stato solidale e amico degli italiani. Ascolti loro, non chi fa soldi sulla pelle di quelle persone ” ( Di Maio: non c’è crisi migranti? Macron fuori dalla realtà , “Askanews”, 23 giugno 2018).
Anche il Primo ministro del governo giallo-verde, Giuseppe Conte, nella conferenza stampa del 18 giugno 2018 a Berlino con la cancelliera tedesca Angela Merkel, ha parlato di emergenza migrazioni e della necessità di un’azione comune di tutta l’Unione Europea: “ Senza un rafforzamento della gestione europea il fenomeno migratorio non può essere governato – ha dichiarato Conte - Senza una gestione europea il fenomeno migratorio è destinato a rimanere senza controllo […] Nel percorso che conduce al Consiglio europeo vogliamo proporre alcune linee d’azioni: superare l’attuale regolamento di Dublino in favore di un nuovo approccio solidale, per cui chi mette il piede in Italia, mette il piede in Europa. Agire al meglio e più rapidamente nei paesi di origine e di transito affinché vi avvengano le identificazioni e le richieste di asilo dei migranti. E queste procedure siano le più rapide possibili per prevenire in questo modo i rischi e i pericoli che i migranti affrontano e che cominciano ben prima del loro arrivo alle frontiere e alle coste europee. L’Unione europea deve contrastare questi indegni traffici di esseri umani, controllare più efficacemente le frontiere esterne e gestire anche i problemi legati ai movimenti secondari dei richiedenti asilo, continuando a rispettare il diritto internazionale e a ricercare soluzioni europee, senza innescare dinamiche bilaterali o intergovernative che rischiano di condurre alla fine di Schengen ” ( Conte a Merkel: “Servono soluzioni Ue o finisce Schengen” , “youtube.com”, 18 giugno 2018).

Salvini: per gli immigrati è finita la pacchia

Il ministro dell’Interno, dopo l’accesa campagna elettorale incentrata sul tema dell’immigrazione, ha continuato a battere la tematica anche una volta entrato al Viminale. Il giorno seguente il giuramento del governo, in un comizio a Vicenza, ha precisato la linea da seguire: “Una delle priorità è che in questo Paese per gli immigrati si spendano meno soldi e si perda meno tempo – ha infatti chiarito Salvini - Lo dico a voce alta: gli immigrati regolari e per bene non hanno niente da temere in questo Paese, i figli loro sono figli miei. Per gli immigrati clandestini è finita la pacchia. Preparatevi a fare le valige, in maniera educata, serena, pacifica e tranquilla” (Salvini: “Finita la pacchia per i clandestini, si preparino a fare le valige”, “Vista Agenzia Televisiva Nazionale”, 2 giugno 2018). Parole simili sono state pronunciate dal ministro durante il caso Aquarius, nave dell’ONG SOS Méditerranée che nel giugno 2018 è diventata protagonista di un caso internazionale per i 630 migranti salvati in acque internazionali tra Malta e l’Italia e costretti, dopo giorni, a sbarcare a Valencia per il rifiuto del governo italiano e di quello maltese di accoglierli. Durante le trattative, Salvini si è espresso in più occasioni contro le navi ONG e il loro operato: “Questo Governo non lascerà che siano associazioni private, pagate e finanziate da non si sa chi, a gestire l’immigrazione e l’ordine pubblico in Italia – ha dichiarato il 15 giugno 2018 in conferenza stampa – Lo Stato torna a fare lo Stato. Non saranno ONG straniere, finanziate da sconosciuti stranieri, che battono bandiere straniere, a decidere chi sbarca e chi non sbarca in Italia. È finita la pacchia” (Salvini: “Finita la pacchia, chi sbarca in Italia non lo decidono più le ONG straniere”, “Vista Agenzia Televisiva Nazionale”, 15 giugno 2018).

Ambrosi (IOM): nessuna crisi migratoria in Europa

Eugenio Ambrosi, direttore regionale per l'Europa dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM), in un video-collegamento durante la trasmissione “Omnibus” di La7, il 24 giugno 2018, ha spiegato, con il supporto dei dati, l’inesistenza di un’emergenza migranti in Europa: “ Secondo noi, l’Europa, in generale, non ha mai avuto una crisi migratoria se guardiamo i numeri – ha affermato Ambrosi – Perché dal 2014 alla fine del 2017 sono entrate in Europa, attraverso l’est, il centro o l’ovest delle rotte mediterranee, 1.600.000 persone circa, che sono più o meno gli stessi numeri degli ingressi nel solo Libano da quando c’è la guerra in Siria. Però, quello è il Libano con 4 milioni di persone, questa è l’Europa con 28 Paesi, 700 milioni di abitanti e gli Stati più sviluppati e ricchi che esistono al mondo ”. Per il direttore dell’IOM, dunque, non c’è stata crisi di migranti in Europa, ma piuttosto una crisi dei valori della politica europea, testimoniata dal rifiuto di applicare sin dall’inizio regole fondamentali dell’Unione Europea come quella della solidarietà ( Ambrosi (IOM): numeri alla mano, in Europa non c’è un emergenza migranti , “la7.it”, 24 giugno 2018).

Sami (Unhcr): la crisi non è in Europa ma in altri Paesi

Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati), intervenendo nella Giornata internazionale del rifugiato del 20 giugno 2018, ha spiegato che le vere crisi migratorie non sono in Europa, ma riguardano Paesi lontani: “ La situazione delle migrazioni forzate nel 2017 si è ulteriormente aggravata – ha dichiarato Carlotta Sami - Milioni di persone che sono costrette a fuggire dalle proprie case a causa non solo dei conflitti, ma anche delle persecuzioni per motivi politici, per motivi religiosi, per motivi di genere, per violenza legata al terrorismo. Qui si parla di crisi di rifugiati in Europa: no, le crisi sono molte ma riguardano soprattutto Paesi lontani dall’Europa e questi 68 milioni e mezzo di persone non vivono qui, ma l’85% di loro vive nei Paesi limitrofi a quelli da cui fuggono. Quindi, in realtà, i singoli Paesi europei hanno la possibilità di trovare una soluzione alla specifica situazione mettendosi insieme per svolgere un’azione che sia anche al di là dei confini europei per portare stabilità. Se queste dieci crisi fossero affrontate con una forte volontà politica il numero dei rifugiati diminuirebbe ”. La portavoce di Unchr ha voluto sottolineare la diminuzione degli arrivi dal mare e il fatto che l’Italia non sia tra i Paesi che accoglie più migranti: “ L’Italia ha una situazione che non è assolutamente emergenziale. Gli arrivi via mare sono diminuiti drasticamente, dell’80% […] Il Paese che accoglie più rifugiati al mondo è la Turchia, non sono i Paesi europei, ma il sesto che accoglie più rifugiati è la Germania. Non è l’Italia, che a tre rifugiati ogni mille abitanti ”. Sami si sofferma infine sul ruolo dell’informazione che spesso distorce la realtà, consegnando quadri inesatti e influenzando la percezione della popolazione sulla questione delle migrazioni (Manolo Lanaro, Migranti, Sami (Unhcr): “In Italia non c’è alcuna emergenza. Soluzione? Portare stabilità oltre i confini europei” , “Il Fatto Quotidiano”, 20 giugno 2018).

Bianco: emergenza fermata da Minniti

Enzo Bianco, presidente Liberal Pd ed ex sindaco di Catania, ha attaccato l’operato del ministro degli Interni Salvini nella gestione del caso della nave Diciotti e, più in generale, su tutta la sua politica sull’immigrazione: “Sono salito decine di volte a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera, oggi ancorata al largo di Pozzallo ma bene in vista, come se fosse in quarantena. Da ultimo per il passaggio di consegne tra il vecchio ed il nuovo Comandante – ha dichiarato Bianco - Voglio rendere omaggio alla Guardia Costiera, ai medici e agli infermieri del Cisom, alle donne e agli uomini della Marina, alle centinaia di volontari, che negli anni di vera emergenza, hanno salvato, accudito, trasportato, rifocillato, migliaia di donne, di bambini di uomini disperati. Molti di questi non ce l’hanno fatta. Ad esse e ad essi abbiamo dato sepoltura nel nostro Cimitero con una funzione interreligiosa ed una tomba. Ed un grazie sento di dover dire ai miei concittadini, agli abitanti di una regione povera: quando ho chiesto hanno portato un giocattolo, cibo, bevande a chi era disperato. Gratitudine vera sento per i magistrati, le forze di polizia che hanno individuato, arrestato, processato e condannato loschi trafficanti di essere umani che organizzavano la tratta e sfruttavano disperati. Oggi quell’emergenza non c’è più, grazie all’azione incisiva e concreta di un vero ministro dell’Interno, Marco Minniti. Ma la questione migranti domina ogni giorno l’apertura dei telegiornali e dei giornali. E viene agitata per creare paure ed odi. Come se fosse il dramma più grave del nostro Paese. Come se il vero problema non fosse la disoccupazione dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze, la presenza di organizzazioni criminali, l’ambiente inquinato. Come se quei disperati che scappano da guerre o dalla fame rubassero il lavoro ai nostri ragazzi. Nessuno dei nostri ragazzi fa i lavori che questi disperati cercano! In questi anni ‘ conclude Bianco ‘ abbiamo assolto con semplicità al nostro dovere; quello che ci deriva, prima ancora che dalle leggi, dalla civiltà a cui apparteniamo” (Migranti, Bianco: emergenza non c’è più grazie a Minniti, “sportfair.it”, 18 luglio 2018).