Benedetto XVI, gli scandali vaticani lo hanno condotto alla rinuncia

Le dimissioni di Benedetto XVI furono causate principalmente da pressioni esterne

Tesi favorevole

PRO\VERSI

Le dimissioni di Benedetto XVI sono il frutto di una lunga catena di conflitti, manovre e tradimenti emersi alla cronaca nel corso del suo pontificato. Dapprima i numerosi episodi di pedofilia riscontrati all'interno della Chiesa, poi lo scandalo Vatileaks, con la fuga di notizie riservate per la quale è stato incriminato e condannato il maggiordomo papale (Paolo Gabriele), che ha evidenziato profonde divisioni e contrasti interni sugli indirizzi di governo del Vaticano e sulla gestione della banca (lo IOR, Istituto per le Opere di Religione), tanto che nel marzo 2012 il Dipartimento di Stato degli USA aggiunse il Vaticano nella lista dei paesi monitorati perché potenzialmente suscettibili di essere luoghi di riciclaggio di denaro.
Quella di Ratzinger, inoltre, è sempre stata una figura scomoda sia a livello internazionale (per la Sinistra internazionale e per le lobby gay) sia all'interno della stessa Chiesa: in molti, all'interno della Curia romana, contestarono apertamente la sua scelta di promuovere la nomina del cardinale Tarcisio Bertone a Segretario di Stato e, in generale, la sua intera ascesa.


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