Pasolini, un omicidio politico

L’omicidio di Pier Paolo Pasolini fu di matrice politica

Tesi favorevole

PRO\VERSI

La versione giudiziaria ufficiale dell’omicidio di Pier Paolo Pasolini non ha mai convinto: per molti è impossibile che Pelosi abbia agito da solo. Secondo alcuni, tra cui l’avvocato della famiglia Pasolini, il delitto fu di matrice politica, per mettere a tacere un intellettuale scomodo. L’omicidio va dunque contestualizzato nella torbida atmosfera degli anni della strategia della tensione e delle stragi di Stato. Marco Tullio Giordana, nel libro-inchiesta Pasolini, un delitto italiano, ha ripercorso il processo, mettendo in evidenza le lacune delle indagini del tempo. Lucia Visca, la giornalista che per prima arrivò sul luogo del delitto, ha pubblicato il libro Pier Paolo Pasolini, una morte violenta, nel quale lascia aperte tre ipotesi: trama dei servizi segreti, Banda della Magliana, vendetta di militanti di destra del Tiburtino. Del 2017 è Pasolini. Un omicidio politico. Viaggio tra l’apocalisse di Piazza Fontana e notte del 2 novembre 1975, scritto da Andrea Speranzoni e Paolo Bolognesi, che collegano l’omicidio all’attività giornalistica di Pasolini, impegnato a far luce sulle torbide dinamiche di “Palazzo” e sugli intrecci di potere dietro le stragi.


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