Gestione privata dell'acqua

La gestione privata dell'acqua non vuole privatizzare un bene comune universalmente riconosciuto, ma inserirlo nel mercato libero

Tesi favorevole

PRO\VERSI

Per gestione privata del servizio idrico non si intende la privatizzazione di un bene universalmente riconosciuto come bene comune ma piuttosto l'inserimento del bene in un mercato libero e il suo passaggio da bene unicamente sociale a bene economico.
L'acqua quindi rimane di dominio pubblico, ma il servizio viene liberalizzato grazie al meccanismo delle gare. Si apre dunque ai privati la possibilità di entrare nell'esercizio di questo servizio pubblico essenziale, con un'autorità definita che dovrà verificare e stabilire gli standard di qualità minimi essenziali e che vigilerà sulle tariffe.
In particolare, il decreto Ronchi, approvato in data 25 settembre 2009, che concede ai privati la possibilità di gestire il servizio idrico, dimostra l’affermazione del principio della gara pubblica come criterio base per l’assegnazione dei servizi idrici, per superare lo status quo passato di procedure opache per l’affidamento del servizio, magari a società miste amministrate da politici riciclati.


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