Amazon rappresenta una grande libreria virtuale che offre una varietà unica sul mercato a prezzi contenuti

Un ruolo decisivo

Amazon ha visto dove gli altri ancora non erano arrivati, ha saputo anticipare tutti con prontezza, abbinando Internet e l’e-commerce al mercato del libro, credendo nell’editoria tradizionale ma aprendosi anche al mercato sempre più in ascesa dell’e-book. Una diversificazione che ha portato a profitti clamorosi, specie a inizio attività e che colloca il colosso americano al vertice della filiera editoriale mondiale.
Cristina Taglietti, giornalista, afferma: “Ad Amazon infatti si può attribuire, senza paura di essere smentiti, la corresponsabilità di tutto ciò che è successo nella filiera editoriale negli ultimi dieci anni. Declinano le librerie nella loro forma tradizionale, cambiano i profitti degli editori, gli autori si autopubblicano: Amazon è sempre al centro di ogni battaglia. Il suo obiettivo è dimostrare che tra libro e lettore non c’è più bisogno di intermediazione. È un fronte continuo, al di là del quale si alternano (e spesso si alleano) gli avversari. Per alcuni è il nemico pubblico numero uno, per altri il paladino dei diritti dei lettori” (Cristina Taglietti, Amazon contro tutti. La guerra dei vent’anni, “corriere.it”, consultato il 10 luglio 2018).

Prezzi bassi per tutti gli utenti

Amazon tiene basso il prezzo dei libri per venire incontro all’utente. Inizialmente era raro vedere una casa editrice vendere il proprio e-book sotto i 10 euro, ma Jeff Bezos ha bruciato la concorrenza abbassando al minimo i prezzi dei libri digitali, puntando sulla quantità e sulla velocità di acquisto. Ha stipulato accordi con quasi tutte le case editrici e si è impuntato spesso contro alcune di queste, proprio per strappare prezzi più convenienti per i lettori.
Paul Krugman, economista e saggista statunitense, afferma: “Ha sistematicamente tenuto bassi i prezzi per rafforzare la sua posizione dominante. Quello che ha fatto, però, è stato usare il suo potere di mercato per spremere gli editori, riuscendo a ridurre il prezzo che paga per i libri (da qui lo scontro con la Hachette). Nel gergo economico, Amazon (almeno per ora) non si comporta come un monopolista, cioè un venditore dominante che ha il potere di alzare i prezzi, ma come un monopsonista, cioè un compratore dominante che ha il potere di ridurre i prezzi” (Paul Krugman, Amazon’s Monopsony Is Not O.K., “nytimes.com” 19 ottobre 2014, TdR).
Esistono inoltre vari servizi per i lettori, come una banca dati fornitissima o il sistema di recensioni, sempre affidabile e completo.

Claudio Alessandro Colombrita, 13 luglio 2018

In alcune realtà il mercato è più equilibrato

Amazon si colloca come un ciclone sul mercato editoriale. Ha spazzato via tutto, lasciando solo le briciole, intervenendo su un mercato legato a tradizione e carta. Ha privilegiato l’e-book, causando la morte quasi definitiva del libro cartaceo, ha tenuto poi in quest’ottica i prezzi estremamente bassi, scoraggiando qualsiasi forma sana di concorrenza.
A queste condizioni dunque è davvero difficile competere e Amazon assume quasi la veste di un monopolista. Tuttavia, esistono mercati che riescono ancora a reggere il confronto, come quello italiano, come confermato da Marco Scotti, scrittore di Codice: Amazon: “È un fenomeno rivoluzionario e sicuramente in Italia ha un impatto diverso da quello che ha nei paesi anglosassoni, un po’ per la nostra regolamentazione antidumping e un po’ perché non può giocare troppo sulla leva del prezzo, dunque non sta distruggendo il mercato dell’editoria in quanto tale. Non è così potente da poter fare il bello e il cattivo tempo” (Gabriele Niola, Amazon fa male o bene al mercato italiano?, “wired.it”, 27 marzo 2015).
Potente sì, ma non devastante dunque, se si adottano insieme gli accorgimenti giusti per contrastarlo.

I librai falliscono o spariscono

Il vero problema risiede nella chiusura delle librerie, negozi sempre più in declino nelle nostre città. Esistono tantissimi piccoli paesi dove non è presente nemmeno una libreria e, in generale, le grandi catene nelle città più grandi non attraversano certo un periodo roseo. Nicola Partipilo, libraio dal 1966, commenta amaro: “Io sono contro alla concorrenza sleale verso una categoria in crisi. Amazon e i supermercati non seguono il cliente con professionalità, si procurano solo i libri più richiesti e non provano nemmeno a cercare gli altri titoli, una cosa che io in anni di carriera non ho mai nemmeno pensato di fare. Girerei anche tutti i magazzini delle case editrici per soddisfare un cliente. Amazon arriva in alcuni casi ad inventarsi date di consegna dopo mesi, mentre i supermercati già a fine settembre non accettano più ordini, resi o cambi” (Matteo Sacchi, La guerra del libraio anti Amazon: "Non si vende a chi compra on line", “ilgiorno.it”, 2 ottobre 2017).
In Amazon manca dunque l’accompagnamento del cliente, la cura del dettaglio, il sorriso, due chiacchiere discutendo di quel libro piuttosto che dell’altro, i consigli spassionati ma anche la consegna immediata, particolare da non trascurare. Un duro colpo per il cuore pulsante di ogni società.