Regolamento UE sull'indicazione d'origine dell'ingrediente primario

Il Regolamento UE sull’obbligo di indicare in etichetta l’origine dell’ingrediente primario quando diversa da quanto dichiarato o suggerito da simboli o nomi presenti sul prodotto, ha lo scopo è di garantire maggior trasparenza e contrastare fenomeni quali l'italian sounding. Tuttavia, le deroghe inserite dalla Commissione rischiano di renderlo vano e avvantaggiare le lobby del “Big food”.

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - È necessario definire un Regolamento in grado di armonizzare le varie legislazioni dei paesi dell’Ue in materia di etichettature degli alimenti

In materia di etichettatura degli alimenti bisogna favorire una normativa europea, uguale per tutti gli Stati membri. Inoltre, bisogna contrastare le “derive nazionalistiche” che produrrebbero distorsioni nelle leggi comunitarie. La Commissione europea doveva definire in modo dettagliato i criteri di applicazione dell'UE 1169/11 e l’armonizzazione delle legislazioni dei 28 Paesi dell’Ue.

La normativa UE 1169/11 non è in grado di tutelare le diverse necessità in materia di etichettatura degli alimenti degli Stati membri. La Commissione europea non sembra in grado di trovare una soluzione di tipo globale. È necessario che l'Italia, esposta al fenomeno dell'italian sounding, si tuteli in modo autonomo.