I terremoti non sono prevedibili

Il dibattito sulle diverse teorie sulla prevedibilità dei terremoti si è riacceso, in Italia, in seguito al terremoto de L'Aquila del 2009 e a quello di Amatrice del 2016. Esso verte in maniera particolare sulla valutazione degli strumenti attualmente in mano alla Scienza e la lettura dei possibili precursori sismici, al fine di prevedere gli eventi sismici in tempo utile per salvare vite umane.

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - La tecnologia non offre la possibilità di prevedere i terremoti attraverso i segnali offerti dalla Terra, dal regno animale e dalla gravità lunare

Prevedere quando avverrà un terremoto è impossibile. Ad oggi l'Uomo conosce solo in maniera approssimata le leggi che guidano gli eventi sismici. Il catalogo dei terremoti degli ultimi mille anni dimostra l'assoluta casualità di tali eventi. Nullo anche qualsiasi collegamento con la meteorologia. L'unica cosa che si può stabilire sono le zone a rischio.

Con gli strumenti oggi esistenti è possibile prevedere i terremoti, grazie ai precursori sismici, in primo luogo il gas radon. Altre possibilità sono offerte dallo studio dei movimenti delle placche tettoniche; dagli effetti astronomici sulla crosta terrestre; dallo studio delle inusuali reazioni animali e dai cambiamenti chimici che avvengono nelle acque a ridosso e durante i fenomeni sismici.

02 - In breve la Scienza sarà in grado di dare un preavviso di 6/24 ore alla popolazione in modo da evitare le grandi catastrofi che conseguono gli eventi sismici

La prevedibilità dei terremoti non ha alcuna conferma scientifica. Diffondere previsioni rischia di creare casi di procurato allarme e panico. La soluzione è la messa in sicurezza degli edifici, un piano sismico come in Giappone. Le accuse di mancato allarme rivolte agli esperti subito dopo eventi sismici sono ingiuste, poiché essi non hanno alcun mezzo per stabilire quando avverrà un terremoto.

In Italia non si investe in ricerche sulla prevedibilità dei terremoti che potrebbe dare un preavviso di 6/24 ore, salvando vite umane. In un futuro è ipotizzabile una “prevedibilità a basso costo” per tutti i possessori di smartphone. Questi dispositivi, infatti, dispongono del segnale Gps, che potrebbe avvertire in anticipo l’arrivo di scosse fino a 7 gradi di magnitudo.