Social Network

Nell’ultimo decennio il mondo dei social network ha subito profonde mutazioni, a partire dalla loro intensa proliferazione. Alla luce della capillarità raggiunta e dei rischi insiti nel loro uso, alcuni studiosi si sono detti scettici sul potenziale positivo dei social network.

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - Eco, Bauman e la trappola dei social

Gianluca Nicoletti e Juan Carlos De Martin hanno risposto alle affermazioni di Eco, sostenendo che la struttura stessa dei social ci vincola ad accettare di stare gomito a gomito con gli aspetti più estremi promossi dalle reti. Se non siamo in grado di inserirci in modo fluido e contestuale nel mondo virtuale siamo digitalmente morti.

Illustri studiosi si sono interrogati sull’essenza dei social network. Eco sostiene che istituzioni giornalistiche ed educative dovrebbero controllare e moderare ciò che viene pubblicato. Bauman, meno fiducioso nei confronti delle medesime istituzioni, ci mette in guardia contro i falsi idoli digitali, figli di una società che non crede più nelle rappresentanze politiche.

02 - Snowden contro la cattiva informazione su Facebook

Mark Zuckerberg ha risposto alle accuse che vedrebbero Facebook coinvolto nella diffusione di contenuti pro-Trump in piena chiusura di campagna elettorale. Per Zuckerberg le bufale non sono nate con il suo social, ma sarebbero un tratto distintivo delle reti moderne. Facebook inoltre sta studiando e sperimentando un nuovo algoritmo in grado di identificare bufale.

Edward Snowden si è espresso in merito al ruolo di Facebook nel diffondere notizie false. Il problema principale è che nel corso degli anni il gigante di Menlo Park si è trasformato, per gran parte della popolazione americana, nel principale se non unico strumento d’informazione. A ciò va aggiunto che la maggior parte delle persone non legge realmente quello che condivide a livello social.