I paesi periferici dell’Eurozona registrano un indice maggiore di disuguaglianza, accresciutasi ancor più durante la crisi economica. I tagli alla spesa sociale, imposti dalle politiche di austerità, penalizzano i redditi più bassi, impedendo la redistribuzione del reddito disponibile e frenando i consumi. L’incremento della disoccupazione e il crescente malessere sociale si ripercuotono sulle elezioni, che producono scenari parlamentari sempre più frammentati, com’è avvenuto in Grecia, Spagna e Italia. Per la salvaguardia dei diritti sociali, è necessario un maggiore intervento dello Stato nel sistema economico.
Gloria Gattoni, 28 ottobre 2016