Università, abolizione del numero chiuso

L'abolizione del numero chiuso nelle Università garantirebbe a tutti il diritto allo studio e aumenterebbe il numero dei laureati in Italia

Tesi favorevole

PRO\VERSI

L'Università deve dare a tutti l'opportunità di iscriversi e applicare la vera selezione durante il corso di studio. Il sistema del numero chiuso porta a essere meno selettivi negli anni successivi, dal momento che le università potranno contare già su un numero definito e stabile di iscritti (e dunque su un budget fisso) e assegneranno il diploma finale anche a chi non lo merita pienamente per evitare di aver sempre meno laureati e di perdere punti in classifica.
L'abolizione del numero chiuso serve anche a combattere la carenza di laureati nel nostro Paese: l’Italia è penultima in Europa per percentuale di laureati, seguita solo dalla Romania.
L’Università va aperta perché il futuro del nostro Paese dipende dalla forza di competere per innovazione e qualità nell’economia mondiale. Superare il numero chiuso non significa rinunciare a qualità ed eccellenza ma mettere sempre più studenti in condizione di usufruirne.
Lo stesso principio vale per tutte le facoltà, anche per quella di Medicina, dove al test d'ingresso è possibile sostituire test valutazionali durante il corso, non basati dunque sulla cultura generale ma sull'acquisizione delle prime competenze.


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