La politica di Donald Trump

I dazi commerciali proposti da Donald Trump non erano una minaccia per gli alleati USA ma una tutela per i lavoratori e l’economia statunitensi

Tesi favorevole

PRO\VERSI

Il ricorso da parte della presidenza americana a una serie di dazi commerciali sulle importazioni statunitensi, nonostante le numerose critiche e accuse da parte dei paesi alleati degli Stati Uniti, è stato difeso assiduamente dallo stesso presidente Trump.
Egli ha sostenuto che le misure protezionistiche avanzate dal suo governo, in particolare la firma della legge che approva dazi commerciali su alluminio e acciaio, siano frutto di un programma volto esclusivamente a proteggere i lavoratori statunitensi e l’economia americana, garantendo maggiore sicurezza al sistema di produzione nazionale.
Diversi sostenitori della politica economica di Trump hanno considerato che la scelta del presidente di chiudere gli Stati Uniti alla globalizzazione economica sia una manovra necessaria per gli Stati Uniti, affermando che anche altri paesi dovrebbero prendere esempio da tale decisione.
Alcuni autori hanno inoltre evidenziato l’inutilità delle critiche avanzate dall’Unione Europea e dalla Cina, poiché i livelli dei dazi commerciali proposti da Trump sono in realtà molto inferiori a quelli europei e cinesi in vigore da diversi anni.
Dopo il 2020, l’America ha continuato la politica dei dazi commerciali che sono stati mantenuti su importazioni cinesi e europee, mentre sono stati brevemente reimposti dazi sull'alluminio canadese. Le negoziazioni commerciali sono continuate, incluso un possibile accordo con il Regno Unito post-Brexit.


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