In riferimento alla crisi nucleare innescata tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti – che tuttavia vive un momento di distensione a partire da marzo 2018, con l’interruzione dei test missilistici da parte di Kim Jong-un e il probabile imminente incontro tra il leader supremo coreano e Donald Trump – diversi leader e politici di rilevanza internazionale hanno definito eccessive e pericolose le dichiarazioni di Trump riferite a Kim Jong-un.
Il leader nordcoreano aveva dichiarato inaccettabili le accuse lanciate da Washington, definendo l’attuale presidente un pericoloso capo di Stato che sta “scherzando con il fuoco”.
Il ministro degli Esteri di Pyongyang ha asserito che la Casa Bianca ha lanciato una vera dichiarazione di guerra nei confronti della Corea del Nord. Persino la Federazione Russa ha alzano i toni nei confronti di Donald Trump, ritenendo il presidente responsabile di un’escalation di tensione che si è creata attorno alla crisi nucleare con Pyongyang.
Il ministro degli Esteri russo ha invitato gli USA a moderare il tono delle proprie accuse, sottolineando che il leader nordcoreano non presenta una reale minaccia ed è al contrario disposto ad armonizzare la situazione.
Daniele Vassalli, 15 marzo 2018