Se la riforma del Liceo “breve” entrasse a regime in tutte le scuole d’Italia, potrebbe portare fino a 1 miliardo e 380 milioni di risparmi per le casse dello Stato, con la soppressione di 40mila cattedre (i docenti delle classi quinte di tutte le superiori).
Gli insegnanti in esubero potrebbero essere chiamati a insegnare negli Istituti tecnici superiori ad alta specializzazione tecnologica, creati con la riforma Gelmini e partiti senza fondi, che invece avrebbero bisogno di moltiplicare i posti per i ragazzi.