Educazione sessuale nell’ordinamento scolastico italiano

L’educazione sessuale a scuola garantirebbe una corretta informazione, che altrimenti rischierebbe di essere affidata unicamente alla Rete

Tesi favorevole

PRO\VERSI

Una mancata educazione sessuale potrebbe essere la causa del proliferare delle malattie sessualmente trasmissibili e delle gravidanze indesiderate. Paolo Scollo, presidente Nazionale della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), evidenzia l’aumento delle baby mamme (soprattutto al Sud) e attribuisce tale fenomeno alla mancanza di un’adeguata educazione sessuale nelle scuole. Gli adolescenti ricevono più informazioni sul sesso dalla Rete che dagli insegnanti: ciò fa sì che si diffondano falsi miti sul sesso e informazioni confuse ed errate. Medici e autori come Alberto Pellai e Fabrizio Quattrini si dichiarano a favore dell’educazione sessuale a scuola. Quest’ultimo insiste sull’importanza dei corsi educativi volti a prevenire il cyberbullismo e l’abuso di sexting: l’abitudine dei giovani di fare sesso virtuale. Daniele Grassucci, direttore di “Skuola.net”, ritiene importante l’educazione sessuale e affettiva oggi, poiché i giovani hanno largo accesso a materiale pornografico fuorviante. Anche su “Famiglia Cristiana” compaiono opinioni pro Sex Ed, come quella del redattore Fabrizio Fantoni, a favore di un’educazione sessuale scientifica, morale e affettiva.


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