In riferimento all’omicidio di Boris Nemtsov, principale oppositore politico di Vladimir Putin, molti autori ritengono che sia stato realizzato volutamente per fare cadere la responsabilità sul capo del Cremlino e destabilizzare così la Russia.
La forte strumentalizzazione della tragica scomparsa di Nemtsov ha infatti contribuito a gettare diverse accuse nei confronti di Vladimir Putin senza alcun fondamento.
I sostenitori del governo russo sostengono che in realtà Boris Nemtsov non era una vera minaccia per il Cremlino in quanto aveva un basso livello di popolarità rispetto a Putin e il suo valore politico era stato eccessivamente massimizzato dall’opinione pubblica e dall’opposizione.
A dimostrare l’estraneità del presidente della Federazione Russa nell’omicidio vi sono la volontà di Putin di coordinare personalmente le indagini tramite le agenzie di sicurezza e le dichiarazioni di volere ad ogni costo fare il possibile per punire i colpevoli di questa tragedia.
Putin ha condannato l’omicidio come gesto crudele e provocatorio nei confronti di tutta la Russia.