TAP, il gasdotto Trans-Adriatico

Il Gasdotto Trans-Adriatico nasconde accordi con associazioni mafiose e intrecci di potere con importanti leader internazionali

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La Trans-Adriatic Pipeline si contraddistingue per alcune oscure vicende che mettono la multinazionale e i suoi azionisti in cattiva luce rispetto alla legalità delle operazioni con cui il progetto è stato creato. A svelare questi fatti è un’indagine condotta dai giornalisti d’inchiesta Paolo Biondani e Leo Sisti per conto del settimanale “L’Espresso” i quali hanno analizzato nell’arco di circa sei mesi una grande quantità di documenti riservati della Commissione Europea. L’indagine rivela che dietro alla multinazionale TAP vi sono molteplici intrecci tra tre principali blocchi di potere politico-economico che conducono al presidente turco Erdogan, al dittatore azero Aliyev e al presidente russo Putin. Il maxi progetto del Gasdotto Trans-Adriatico, stando a quanto affermano gli autori dell’inchiesta, produrrà milioni di soldi per i familiari e per gli imprenditori vicini a queste figure politiche.

Un altro aspetto riscontrato dall’indagine de “L’Espresso” riguarda il presunto coinvolgimento della TAP in accordi con associazioni mafiose e nell’attività di riciclaggio di denaro sporco.


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