La teoria dei cosmonauti perduti

La teoria dei cosmonauti perduti è infondata e priva di alcuna validità scientifica

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PRO\VERSI

La teoria dei cosmonauti perduti, secondo la quale l’Unione Sovietica nel periodo della corsa allo spazio abbia intenzionalmente tenuto nascosto una serie di incidenti in orbita terrestre che avrebbero portato alla morte di presunti cosmonauti prima del volo orbitale di Jurij Gagarin, è stata in larga parte confutata da diversi autori.
Secondo i critici di questa teoria le ipotesi dell’esistenza di cosmonauti perduti in orbita nei primi anni Sessanta altro non sono che leggende metropolitane, basate su presupposizioni infondate e prive di alcuna validità scientifica.
Diversi scettici di questa teoria, come Luca Boschini, autore del libro Il mistero dei cosmonauti perduti: leggende, bugie e segreti della cosmonautica sovietica, CICAP, 2013, non riconoscono come valide le presunte registrazioni effettuate dai radioamatori italiani e demoliscono la tesi dei cosmonauti perduti.
Le argomentazioni utilizzate per spiegare l’esistenza di cosmonauti morti durante missioni nei primi anni Sessanta, secondo diversi autori sono dunque basate su false intercettazioni che i due fratelli radioamatori torinesi Judica-Cordiglia avevano captato all’epoca dei fatti dalla propria sede di ascolto.


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