Vegetarianismo

L'uomo è naturalmente portato a cibarsi di carne? Negli ultimi anni la percentuale di italiani che ha scelto una dieta vegetariana o vegana è aumentata. Questo ha richiesto un approfondimento della questione dal punto di vista non solo salutista ma anche etico. Medici, scienziati, ma anche filosofi e ambientalisti animano il dibattito.

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - Il vegetarianismo è una scelta etica

Il vegetarianismo è un obbligo etico moralmente fondato. Gli“animali non umani” sono soggetti morali. Per la teoria di tipo utilitaristico, che fa capo a Peter Singer, abbiamo degli obblighi morali verso gli animali in quanto anch'essi “sanno soffrire”. Per il giusnaturalista Tom Regan gli animali sono soggetti di diritto in quanto “soggetti-di-una-vita”.

Il discrimine che distingue una scelta alimentare etica da una discutibile risiede nelle modalità di trattamento dell'animale. Una scelta è etica se rispetta l'integrità dell'ambiente e del circolo biotico. In base a questo principio può considerarsi etico un tipo di agricoltura o di allevamento biologico e non etica un’alimentazione frutto di prodotti, anche vegetali, provenienti dall'industria.

02 - La dieta vegetariana ha buoni effetti sulla salute, prevenendo malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumore e altre malattie diffuse

Una dieta a base di alimenti vegetali svolge un'azione protettiva nei confronti di malattie cardiovascolari, diabete e tumori. È provato che un alto tasso di grassi animali è la causa primaria delle malattie legate all'obesità che, a loro volta, favoriscono l'insorgenza di tumori. I fattori coinvolti sono il colesterolo, l'ipertensione, la sindrome metabolica, la insulino resistenza.

Non esiste una correlazione accertata tra una dieta che comprende carni e l'insorgenza di malattie. In realtà il fatto che i vegetariani sembrano avere un livello di salute migliore non dipende dall'assenza di carne ma dal livello socio-culturale di chi fa questa scelta, e dunque dalla maggiore attenzione a ciò che si mangia, all'attività fisica e alla eliminazione di vizi dannosi.

03 - Una dieta a base di carne offre tutti i nutrienti, in termini di vitamine e proteine, che sarebbero carenti in una dieta vegetariana

Le diete vegetariane garantiscono il giusto apporto di proteine e vitamine. Una dieta bilanciata e opportunamente programmata consente di assorbire i nutrienti contenuti nei cibi. Le eventuali carenze di ferro sono bilanciate dal suo pieno assorbimento garantito dalla vitamina C. Il calcio viene pienamente assorbito nelle diete prive di proteine animali. La vitamina B12 proviene dalla soia.

Le diete vegetariane sono ad alto rischio di carenze alimentari. Nel particolare l'assenza di vitamina B12 – prodotta esclusivamente da animali – causa danni notevoli. Un'altra carenza fondamentale è quella dei grassi omega 3. La carenza di proteine che un'alimentazione priva di carne produce, non è sopperibile con l'assunzione di cibi vegetali.

04 - Le diete vegetariane e vegane non sono adatte per le donne in gravidanza e per la crescita dei bambini

La dieta vegetariana copre il fabbisogno nutritivo delle donne in gravidanza, con le accortezze di integrare se necessario vitamina B12 e ferro. Il bambino alla nascita non presenta problematicità, il latte di una madre vegana è nutrizionalmente adeguato al bambino e presenta un rischio minore di contaminazione da agenti chimici. Una alimentazione vegetariana porta vantaggi alla salute dei bambini.

Le donne in stato di gravidanza e i bambini in fase di crescita hanno bisogno di un apporto maggiore di proteine e vitamine che non può essere fornito esclusivamente con i cibi vegetali. Una dieta vegana è totalmente sconsigliata in quanto le carenze utrizionali potrebbero portare problemi ai bambini, quali rachitismo, malnutrizione, ritardi nella crescita psicomotoria.

05 - L'uomo mangia carne “per natura”

Le abitudini alimentari dell'uomo sono frutto di un sistema di credenze che condizionano le scelte umane, ed è solo per convenzione sedimentata nella storia occidentale che si ritiene “normale” mangiare animali. Inoltre comparando le conformazioni anatomiche degli uomini con quelle di erbivori, carnivori e onnivori si riscontra che le caratteristiche umane sono simili uelle degli animali erbivori.

La conformazione morfologica dell'uomo (conformazione dei denti) ne confermano la natura eminentemente onnivora. L'alimentazione carnivora è, per l'uomo, la più naturale. Inoltre studi di antropologi hanno dimostrato che l'ingresso della alimentazione carnivora nell'evoluzione della specie umana ha permesso lo sviluppo degli organi che lo distinguono dalle altre specie animali, tra cui il cervello.

06 - Il vegetarianismo è una scelta ecologica

La produzione di carne comporta elevati rischi per l'ambiente: l'emissione di gas e l'inquinamento ambientale incidono negativamentesul cambiamento climatico; l'utilizzo di acqua, a fronte della sua scarsità, è altissimo. Si stima che per conservare le riserve d'acqua e riuscire a produrre cibo almeno fino al 2050 sarà necessario eliminare l'alimentazione carnivora.

I dati provenienti dai rapporti della FAO e riportati dalla LAV non sono attendibili. Sono, invece, frutto di luoghi comuni non scientificamente provati. Altre ricerche dimostrano esattamente il contrario, e cioè che l'allevamento intensivo non è fonte di inquinamento, e che l'Italia è il paese dell’Unione Europea che emette la minor quantità di anidride carbonica nell'atmosfera.