Vitalizio agli ex parlamentari

La Costituzione italiana prevede l'erogazione di un vitalizio a deputati, senatori e consiglieri. Per alcuni, il taglio ai vitalizi comporterebbe un grande risparmio per lo Stato; per altri, invece, il risparmio sarebbe irrisorio. Da un punto di vista morale, se per alcuni il vitalizio è un diritto sancito dalla Costituzione, per altri si tratta di un privilegio che va contro il principio di equità.

TESI FAVOREVOLI

TESI CONTRARIE

01 - Il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari riguarda cifre irrisorie e dunque non garantisce alcun ingente risparmio per le casse dello stato italiano

Il sistema dei vitalizi riguarda un numero ristretto di persone e si tratta di diritti maturati per l'effettivo lavoro svolto. Il taglio ai vitalizi comporterebbe un risparmio di appena qualche milione di euro per le casse dello stato. Togliere i vitalizi ai condannati, sarebbe togliere reddito alle famiglie e alle vedove.

I vitalizi agli ex parlamentari in Italia sono una spesa enorme per lo stato. I contributi versati coprono una parte irrisoria di quanto versano Camera e Senato per i vitalizi. Applicando le regole contributive in vigore per tutti gli altri lavoratori, la spesa per i vitalizi si ridurrebbe del 40%. La modifica alle leggi in materia è dunque una misura che può ridurre la spesa pubblica.

02 - Non è accettabile che i vitalizi dei parlamentari siano slegati dai contributi versati e dalla durata dell’incarico.

Il vitalizio agli ex parlamentari è un diritto sancito dall’ordinamento italiano, ed è dunque impossibile eliminare un reddito a chi ha per decenni ricoperto incarichi parlamentari nel rispetto di leggi e normative. Si può considerare un ricalcolo dei vitalizi mensili troppo alti, ma comunque non attraverso l’equiparazione al sistema contributivo degli altri lavoratori.

Il taglio ai vitalizi è un passo verso l’uguaglianza tra i cittadini. Se pur fosse concepibile un trattamento pensionistico ad hoc per i parlamentari, questo non può essere slegato dai contributi versati e dalla durata dell’incarico. La Corte Costituzionale, inoltre, ha riconosciuto che sui diritti di natura pensionistica il legislatore può agire, a condizione che gli interventi siano ragionevoli.

03 - La delibera per il taglio dei vitalizi cancella un’ingiustizia