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Riforma presidenzialista dello Stato italiano

PRO\VERSI

La trasformazione in senso presidenzialista dello Stato italiano rappresenta una delle opzioni di riforma costituzionale. Il modello astratto di presidenzialismo si caratterizza, secondo il politologo italiano Giovanni Sartori, per tre elementi fondamentali: 1) il presidente è eletto dal popolo, 2) non può essere sfiduciato durante il suo mandato, prestabilito da un voto parlamentare e 3) dirige i governi da lui nominati. È presente un dualismo fra il Parlamento e il presidente, titolari rispettivamente di potere legislativo ed esecutivo, autonomi, indipendenti e democraticamente legittimati. In Europa mancano esempi storici di modelli “puri” di presidenzialismo. In Francia è presente una variante definita “semipresidenzialismo”, nella quale si mantiene la figura del presidente “garante”, eletto direttamente dal popolo, e del primo Ministro, che condividono la titolarità del potere esecutivo. In Italia il dibattito su una revisione in senso presidenzialista è stato avviato nel 2013, dividendo studiosi e politici. Il linea generale, i partiti di destra sostengono questo modello a garanzia di una maggiore governabilità, la sinistra ne contesta la rigidità e l’inadeguatezza.

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