Nr. 129
Pubblicato il 20/01/2017

Voucher

FAVOREVOLE O CONTRARIO?

I voucher lavoro, o buoni lavoro, sono stati introdotti dal governo Renzi con la riforma del diritto del lavoro (Jobs Act), varata tra il 2014 e il 2015 ed entrata in vigore in data 7 marzo 2015. Nel marzo del 2017 vengono aboliti dal governo Gentiloni, a seguito delle pressioni della CGIL, che aveva raccolto le firme per un referendum abrogativo. A luglio, tuttavia, i voucher, con nuove regole e una nuova gestione tutta digitale, vengono reintrodotti nell’ordinamento italiano, attirando l’ira della CGIL e di parte dell’opinione pubblica e politica.
Nel dibattito sui voucher, i sostenitori affermano che i rappresentano un valido strumento per contrastare il lavoro nero e il precariato, offrendo la possibilità a qualsiasi soggetto di svolgere lavori occasionali e accessori attraverso una nuova modalità di retribuzione che invoglia il datore di lavoro ad assumere; gli oppositori si dicono sfavorevoli all'utilizzo di tale metodo, considerato nient'altro che una nuova forma di lavoro nero legalizzato, abusata dai datori di lavoro.


IL DIBATTITO IN 2 MINUTI:

Intorno ai voucher lavoro, o buoni lavoro, introdotti dal governo Renzi con la riforma del diritto del lavoro (Jobs Act), c’è un acceso dibattito, animato da chi li considera un valido strumento per contrastare il lavoro nero e il precariato e chi li considera nient'altro che una nuova forma di lavoro nero legalizzato, abusata dai datori di lavoro.
01 - Nuovi voucher, la manovra del governo è antidemocratica

02 - I voucher contrastano il precariato e tutelano i diritti dei lavoratori, regolamentando quelle situazioni lavorative prima a nero

L'introduzione dei voucher può far emergere una quota di lavoro nero, a maggior tutela dei lavoratori. Il passo successivo è quello di restringere l'utilizzo dei voucher a pensionati, studenti e cassintegrati, in modo da evitare un abuso del sistema. A sostenere ciò sono Gennaro Migliore, Maurizio Del Conte, Maurizio Martina e Maurizio Sacconi.

Il voucher è una forma di lavoro iper precaria che non prevede diritti fondamentali per i lavoratori, né esiste una adeguata regolamentazione d’utilizzo. Esso non è un valido metodo per combattere il lavoro nero, in quanto non offre alcun vantaggio alle aziende. Alcuni nomi a sostegno di questa tesi sono: Tito Boeri; Claudio Treves; Arturo Scotto; Loy Guglielmo; Barachetti Corrado.

 
01

Nuovi voucher, la manovra del governo è antidemocratica

FAVOREVOLE

A favore delle nuove norme per la regolamentazione delle prestazioni di lavoro occasionale si è schierato Tito Boeri, presidente dell’INPS. Boeri ha precisato che le nuove regole sono necessarie e sono state studiate per tutelare i lavoratori, evitando gli abusi che i datori di lavoro facevano dei vecchi voucher. Anche Maurizio Martina, ministro alle Politiche Agricole e vicesegretario del Partito Democratico, ha difeso i nuovi voucher, rispondendo, in un’intervista rilasciata a “Il Messaggero”, alle accuse di Susanna Camusso e dei vertici della CGIL, per i quali l’iter seguito dal governo per introdurre le nuove norme sarebbe anti-democratico.

CONTRARIO

Contro la manovra del governo Gentiloni, che reintroduce una nuova forma di voucher, si è schierata la CGIL. I vertici del sindacato, infatti, ritengono incostituzionale l’azione del governo, che aveva abrogato i buoni lavoro, per evitare il referendum, riproponendoli subito dopo la data fissata per le votazioni. Per Susanna Camusso, segretaria generale della CGIL, si tratta di una grave violazione delle regole democratiche e del diritto di voto dei cittadini. Anche Tania Sacchetti, segretario confederale CGIL, parlando della manifestazione organizzata in opposizione alla manovra, definisce le misure adottate anti-democratiche. Mauro Volpi, costituzionalista e professore di Diritto all’Università degli Studi di Perugia, ha definito senza mezzi termini la reintroduzione dei voucher “frode alla Costituzione” e “furto di democrazia”.

 
02

I voucher contrastano il precariato e tutelano i diritti dei lavoratori, regolamentando quelle situazioni lavorative prima a nero

FAVOREVOLE

L'introduzione dei voucher rappresenta un grande passo in avanti nel settore del lavoro, in quanto capace di far emergere una fetta sostanziale di lavoro nero e tutelare dunque i diritti dei lavoratori. Soprattutto nel settore delle prestazioni “brevi” e dei lavori occasionali, per i quali risulta tutt'altro che agevole l'apertura e immediata chiusura di una posizione contrattuale tipica.
Il passo successivo è quello di restringere l'utilizzo dei voucher a pensionati, studenti e cassintegrati, in modo da evitare un abuso del sistema (cambiamento già avvenuto nel settore Agricoltura).

CONTRARIO

Il voucher è una forma di lavoro iper precaria che non prevede diritti fondamentali per i lavoratori, quali le ferie, la malattia, la maternità. È necessario garantire, oltre ai diritti fondamentali, anche un minimo di continuità di reddito, soprattutto per i giovani in cerca di una stabilità economica.
Il voucher non rappresenta affatto un valido metodo per combattere il lavoro nero, in quanto non offre alcun sostanziale vantaggio alle aziende. Anzi, comporta delle complicazioni che ne possono scoraggiare l'utilizzo (ad es. l'utilizzo di una procedura telematica per l'attivazione dei voucher acquistati).
Va inoltre sottolineata l'assenza di limiti di utilizzo da parte del datore di lavoro per quanto riguarda il numero di persone che può pagare con i voucher e la mancanza di controlli validi da parte delle autorità.

E tu, sei favorevole o contrario? Esprimi la tua opinione!

Loading…
Loading…
Loading…
Grazie per la tua opinione
Condividi e fai conoscere la tua opinione
Loading…